Ospedale in affanno, la Asl: colpa del caldo
Penne. Denuncia della Fials: il pronto soccorso scoppia. Il direttore Caponetti: «Nessuna emergenza»
PENNE. In attesa che partano i lavori di ristrutturazione, l’ospedale San Massimo di Penne lancia un nuovo grido d’allarme. Il pronto soccorso dell’ospedale di Penne da qualche tempo vive una situazione di vera e propria emergenza. Da diversi giorni si registrano file, con pazienti costretti anche a 6 ore d’attesa prima di ricevere una visita, e posti letto inesistenti in caso di necessità di ricovero. C’è solo il reparto di Medicina che non riesce più a far fronte alle crescenti necessità.
A lanciare l’allarme è il segretario regionale Fials Gabriele Pasqualone, che chiede l’immediata riapertura della Geriatria.
Per il direttore generale facente funzioni, della Asl, Antonio Caponetti, la situazione emergenziale del pronto soccorso è dovuta esclusivamente al caldo di questi giorni che ha amplificato a dismisura la richiesta. «La situazione nel pronto soccorso di Penne è drammatica. Ogni giorno si presentano per essere visitati sempre più cittadini, ma non sanno che i posti letto per l’eventuale ricovero non ci sono», sottolinea Pasqualone. «L'unico reparto disponibile è quello di Medicina. L'area chirurgica è tutta programmata per gli interventi e quindi è difficile, se non impossibile, trovare posti letto. L’unica soluzione è il trasferimento a Pescara. Ma spesso», continua il segretario Fials, «i pazienti non possono essere trasferiti a Pescara perché non ci sono posti nemmeno lì e così vengono “parcheggiati” nella stanza pre-triage senza aria condizionata. I locali non hanno neanche finestre grandi e adeguate. Quanto al reparto di Medicina da tempo è in carenza di personale, a partire dai medici con carichi di lavoro pesantissimi» conclude Pasqualone. «Per alcuni, ogni giorno è la fine del mondo», replica il direttore Caponetti, «poi ci sono quelli che lavorano, si rimboccano le maniche e risolvono i problemi nell'interesse dell'utenza. I disagi registrate al pronto soccorso del San Massimo sono legati esclusivamente a un iper afflusso legato al caldo di questo periodo. Non ci sono carenze di personale infermieristico. Dovunque la situazione della sanità è complessa. A Penne si lavora com’è giusto che sia, ma con la prospettiva, finalmente concreta, di investimenti importanti da 16 milioni di euro», conclude.
A lanciare l’allarme è il segretario regionale Fials Gabriele Pasqualone, che chiede l’immediata riapertura della Geriatria.
Per il direttore generale facente funzioni, della Asl, Antonio Caponetti, la situazione emergenziale del pronto soccorso è dovuta esclusivamente al caldo di questi giorni che ha amplificato a dismisura la richiesta. «La situazione nel pronto soccorso di Penne è drammatica. Ogni giorno si presentano per essere visitati sempre più cittadini, ma non sanno che i posti letto per l’eventuale ricovero non ci sono», sottolinea Pasqualone. «L'unico reparto disponibile è quello di Medicina. L'area chirurgica è tutta programmata per gli interventi e quindi è difficile, se non impossibile, trovare posti letto. L’unica soluzione è il trasferimento a Pescara. Ma spesso», continua il segretario Fials, «i pazienti non possono essere trasferiti a Pescara perché non ci sono posti nemmeno lì e così vengono “parcheggiati” nella stanza pre-triage senza aria condizionata. I locali non hanno neanche finestre grandi e adeguate. Quanto al reparto di Medicina da tempo è in carenza di personale, a partire dai medici con carichi di lavoro pesantissimi» conclude Pasqualone. «Per alcuni, ogni giorno è la fine del mondo», replica il direttore Caponetti, «poi ci sono quelli che lavorano, si rimboccano le maniche e risolvono i problemi nell'interesse dell'utenza. I disagi registrate al pronto soccorso del San Massimo sono legati esclusivamente a un iper afflusso legato al caldo di questo periodo. Non ci sono carenze di personale infermieristico. Dovunque la situazione della sanità è complessa. A Penne si lavora com’è giusto che sia, ma con la prospettiva, finalmente concreta, di investimenti importanti da 16 milioni di euro», conclude.