Pescara, anziano spara alla badante picchia la moglie e si toglie la vita
La sparatoria al civico 28 di via Punta Penna a Pescara. L'uomo, uno spazzino in pensione di 72 anni, dopo aver ferito la donna romena, 36 anni, con due colpi di fucile, ha colpito la moglie malata con il calcio dell'arma. L'uomo era esasperato dalla malattia della moglie non più autosufficiente, ma non si esclude la pista passionale legata alla giovane romena
PESCARA. Un morto e due feriti (uno grave) per una sparatoria avvenuta al civico 28 di via Punta Penna, una strada situata al confine con Villa Raspa di Spoltore, poco dopo il centro commerciale Capacchietti. Antonio Di Martile, 72 anni, spazino comunale in pensione, ha prima ferito la badante, Corina Dascalu, 36 anni, con due colpi di fucile da caccia e colpito la moglie, Evelina Leporiere, 76 anni, col calcio dell'arma, poi è sceso in cantina e si è tolto la vita.
Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine dal fucile sono stati esplosi due colpi che hanno colpito la donna più giovane a collo e spalla, le sue condizioni sono gravi ma i medici non la ritengono in pericolo di vita. La moglie dell'uomo, probabilmente intervenuta per difendere la badante, sarebbe stata colpita alla testa. Subito dopo, l'uomo è sceso nello scantinato del condominio - una casa popolare a tre piani - e si è sparato.
Da quanto si è appreso, l'uomo era conosciuto nel palazzo per le numerose liti in casa - l'ultima, secondo le testimonianze dei condomini, era avvenuta nel pomeriggio di ieri - e con gli altri inquilini. In nessun caso, però era stato necessario l'intervento della polizia. Secondo quanto riferito dal figlio l'uomo era esasperato dalla malattia della moglie non più autosufficiente a causa di un ictus. Da qui il raptus che ha coinvolto anche la badante. Secondo alcune fonti ci sarebbe anche una pista passionale. Il morto si sarebbe invaghito della donna romena, ma questa avrebbe cominciato una relazione con un altro uomo.
L'anziana moglie e la badante, quest'ultima in gravi condizioni, sono entrambe ricoverate nell'ospedale di Pescara. Per le indagini sono sul posto il sostituto procuratore della repubblica di Pescara, Silvia Santoro, gli agenti della questura, i carabinieri e le ambulanze del 118 e della Misericordia.
Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine dal fucile sono stati esplosi due colpi che hanno colpito la donna più giovane a collo e spalla, le sue condizioni sono gravi ma i medici non la ritengono in pericolo di vita. La moglie dell'uomo, probabilmente intervenuta per difendere la badante, sarebbe stata colpita alla testa. Subito dopo, l'uomo è sceso nello scantinato del condominio - una casa popolare a tre piani - e si è sparato.
Da quanto si è appreso, l'uomo era conosciuto nel palazzo per le numerose liti in casa - l'ultima, secondo le testimonianze dei condomini, era avvenuta nel pomeriggio di ieri - e con gli altri inquilini. In nessun caso, però era stato necessario l'intervento della polizia. Secondo quanto riferito dal figlio l'uomo era esasperato dalla malattia della moglie non più autosufficiente a causa di un ictus. Da qui il raptus che ha coinvolto anche la badante. Secondo alcune fonti ci sarebbe anche una pista passionale. Il morto si sarebbe invaghito della donna romena, ma questa avrebbe cominciato una relazione con un altro uomo.
L'anziana moglie e la badante, quest'ultima in gravi condizioni, sono entrambe ricoverate nell'ospedale di Pescara. Per le indagini sono sul posto il sostituto procuratore della repubblica di Pescara, Silvia Santoro, gli agenti della questura, i carabinieri e le ambulanze del 118 e della Misericordia.
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