Pescara: asili, mense e musei, Comune in rosso per 8,8 milioni

Va male anche la gestione di mercati e impianti sportivi

PESCARA. L'amministrazione comunale spenderà quest'anno oltre 8,8 milioni di euro per coprire l'enorme voragine aperta dai cosiddetti servizi a domanda individuale. Asili, mense scolastiche, mercati, impianti sportivi, casa di riposo e musei sono tutti con i conti in rosso. La situazione è drammatica, ma per fortuna le tariffe non aumenteranno. Lo confermano i dati del bilancio, stilato dall'assessore Eugenio Seccia e approvato nei giorni scorsi dalla giunta: quest'anno gli incassi derivanti dai servizi copriranno solo il 28,08 per cento delle spese. L'altro 71,92 per cento ce lo dovrà mettere l'amministrazione. Non c'è un servizio gestito dall'ente in attivo. C'è da dire, comunque, che la legge non obbliga i Comuni a risanare i conti. Sono in forte perdita persino i servizi che dovrebbero avere le spese ridotte all'osso. Come la casa di riposo di via Arapietra, chiusa da otto anni e che continua a costare alle casse dell'ente 390.083 euro.

MUSEI E MERCATI. Il caso più eclatante è quello dei musei. I guadagni derivanti dalla vendita dei biglietti riescono a coprire appena il 6,79 per cento delle spese. Le previsioni per quest'anno sono nere. L'amministrazione guidata da Albore Mascia conta di incassare 68.500 euro, a fronte di una spesa complessiva di 1.009.559 euro. Guardando nel dettaglio i costi, si scopre che le cifre più elevate sono quelle stanziate per gli ammortamenti (395.065 euro) e le prestazioni di servizi (315.883 euro). Pesante anche la spesa per il personale, pari a 265.074 euro. Al penultimo posto nella classifica dei servizi più costosi troviamo i mercati coperti. L'incasso previsto di 188.200 euro coprirà solo il 14,16 per cento delle spese, pari a 1.329.419 euro.

IMPIANTI SPORTIVI. Rappresenta un mezzo disastro anche la gestione degli impianti sportivi. A nulla sembra valsa la stangata sulle tariffe, aumentate dal primo gennaio scorso del 25 per cento, perché questo servizio continua ad essere un pozzo senza fondo. Quest'anno gli incassi derivanti dall'affitto degli impianti copriranno solo il 19 per cento delle spese. Si prevedono entrate per 758.925 euro, contro costi complessivi per 3.995.318 euro. Ma nei giorni scorsi si è scoperto che non tutti pagano i canoni previsti. La cantante Giorgia per il suo concerto al palasport Giovanni Paolo II, il 21 aprile, non pagherà nulla.

ASILI E MENSE. Non va certo meglio per gli altri servizi offerti dal Comune. Le rette degli asili nido, ad esempio, non basteranno a coprire gli elevati costi dei sette istituti pubblici, gestiti dall'assessore Guido Cerolini. Quest'anno le entrate si fermeranno a 315.000 euro, a fronte di una spesa pari a 1.136.405 euro, con una percentuale di copertura del 27,72 per cento. L'anno scorso, l'amministrazione comunale ha tentato di aumentare le rette, ma l'operazione è fallita di fronte al muro di polemiche sollevato dall'opposizione e dai sindacati. Lo stesso è accaduto con la refezione scolastica, un altro servizio in perdita. Nel 2011, la giunta ha varato un aumento dei buoni pasto da 3,81 a 4,35 euro per incrementare la percentuale di copertura delle spese fino al 64 per cento, ma le polemiche hanno bloccato la manovra. Così, quest'anno, l'ente si dovrà accontentare di incassare 1.631.000 euro, a fronte di una spesa di 3.860.114: la copertura si fermerà al 42,25.

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