Pescara, incarico bis a Guerriper curare l'immagine della città
In 18 hanno presentato domanda al Comune solo lo scrittore avrebbe tutti i requisiti richiesti. Il compenso scende da 90mila a 45mila euro. Pescara futura boccia l’iniziativa
PESCARA. Giordano Bruno Guerri continuerà a curare l'immagine di Pescara per un altro anno. Ma il suo compenso verrà ridotto, da 90mila euro pagati l'anno scorso dal Comune, a 45mila. La conferma dello scrittore sembra quasi certa. I candidati che hanno presentato domanda, entro il termine del 28 marzo scorso, per partecipare al bando del Comune relativo all'incarico di direzione artistica per l'immagine e le attività culturali della città, sono stati in tutto 18. Ma solo lui, secondo le prime anticipazioni, avrebbe tutti i requisiti.
Eppure, ci sono alcuni che hanno curriculum di tutto rispetto. Tra i nomi più noti, oltre a Guerri, figurano quelli del poeta Igino Creati, organizzatore del Premio Penne; Antonio Zimarino, pittore e storico dell'arte; Giacinto Di Pietrantonio, direttore della galleria d'arte contemporanea di Bergamo; Pierluigi Sacco, docente di Economia della cultura dall'università Iuav di Venezia; Anna Maria Elena Giammarco, docente dell'università D'Annunzio; Fabio Poggiali, attore e regista teatrale. L'elenco prosegue con Valentina Fraticelli, Costantino D'Orazio, Helena Calvarese, Piero Degiovanni, Marie Amalric, Pierluigi Terio, Valentina Toscano, Maria Letizia Paiato, Katia Di Simone, Erika Fossati, Laura Bagagli.
Tutti questi candidati verrebbero messi fuori gioco per un particolare contenuto nell'avviso pubblico.
«Il soggetto incaricato», si legge, «avrà il compito di caratterizzare l'immagine di Pescara attraverso lo svolgimento di attività culturali di elevatissimo livello, che ne esaltino le caratteristiche di Città dannunziana». Quello che cerca il Comune, in sostanza, è un esperto del Vate in grado di organizzare al meglio il prossimo Festival dannunziano in programma per l'estate. E chi se non Bruno Guerri, che è presidente della fondazione del Vittoriale a Gardone Riviera, rappresenta al meglio le caratteristiche richieste dall'amministrazione comunale?
Insomma, l'incarico definito «ad alto contenuto di professionalità» dovrebbe essere riassegnato nei prossimi giorni allo scrittore che, tra l'altro, dovrebbe essere oggi a Pescara per una serie di impegni. Le polemiche sollevate nei giorni scorsi da Pescara futura non sembrano aver influenzato le scelte del sindaco Luigi Albore Mascia. «Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire», aveva detto Amedeo Volpe, capogruppo della lista civica di Carlo Masci, «non si può spiegare diversamente la pervicacia del sindaco Mascia nel seguire una strategia che non porta alcun vantaggio alla città». «Così come per il Festival dannunziano», aveva concluso Volpe, «anche per questo bando esprimo la contrarietà del mio gruppo consiliare. Quei soldi potrebbero essere dirottati in qualche altro settore, che sia più utile per i cittadini. Qui non è in discussione il valore della figura di Giordano Bruno Guerri, ma l'opportunità di una spesa della quale oggi non si sente il bisogno».
Eppure, ci sono alcuni che hanno curriculum di tutto rispetto. Tra i nomi più noti, oltre a Guerri, figurano quelli del poeta Igino Creati, organizzatore del Premio Penne; Antonio Zimarino, pittore e storico dell'arte; Giacinto Di Pietrantonio, direttore della galleria d'arte contemporanea di Bergamo; Pierluigi Sacco, docente di Economia della cultura dall'università Iuav di Venezia; Anna Maria Elena Giammarco, docente dell'università D'Annunzio; Fabio Poggiali, attore e regista teatrale. L'elenco prosegue con Valentina Fraticelli, Costantino D'Orazio, Helena Calvarese, Piero Degiovanni, Marie Amalric, Pierluigi Terio, Valentina Toscano, Maria Letizia Paiato, Katia Di Simone, Erika Fossati, Laura Bagagli.
Tutti questi candidati verrebbero messi fuori gioco per un particolare contenuto nell'avviso pubblico.
«Il soggetto incaricato», si legge, «avrà il compito di caratterizzare l'immagine di Pescara attraverso lo svolgimento di attività culturali di elevatissimo livello, che ne esaltino le caratteristiche di Città dannunziana». Quello che cerca il Comune, in sostanza, è un esperto del Vate in grado di organizzare al meglio il prossimo Festival dannunziano in programma per l'estate. E chi se non Bruno Guerri, che è presidente della fondazione del Vittoriale a Gardone Riviera, rappresenta al meglio le caratteristiche richieste dall'amministrazione comunale?
Insomma, l'incarico definito «ad alto contenuto di professionalità» dovrebbe essere riassegnato nei prossimi giorni allo scrittore che, tra l'altro, dovrebbe essere oggi a Pescara per una serie di impegni. Le polemiche sollevate nei giorni scorsi da Pescara futura non sembrano aver influenzato le scelte del sindaco Luigi Albore Mascia. «Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire», aveva detto Amedeo Volpe, capogruppo della lista civica di Carlo Masci, «non si può spiegare diversamente la pervicacia del sindaco Mascia nel seguire una strategia che non porta alcun vantaggio alla città». «Così come per il Festival dannunziano», aveva concluso Volpe, «anche per questo bando esprimo la contrarietà del mio gruppo consiliare. Quei soldi potrebbero essere dirottati in qualche altro settore, che sia più utile per i cittadini. Qui non è in discussione il valore della figura di Giordano Bruno Guerri, ma l'opportunità di una spesa della quale oggi non si sente il bisogno».
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