Pescara, la prostituta ferita al viso colpita da un proiettile calibro nove

Migliorano le condizioni della giovane. A sparare sarebbe stato un cliente
PESCARA. Ha sparato con una pistola semiautomatica, calibro 9, l'uomo che nella notte tra martedì e mercoledì ha tentato di uccidere una giovane nigeriana con un colpo al volto. La ragazza, 23 anni, è ricoverata nel reparto di Otorinolaringoiatria. Le sue condizioni sono stabili.
La donna è stata trovata completamente nuda e con il viso coperto di sangue lungo via Strada Colle San Donato. Gli agenti della squadra volante, allertati da un residente che sentiva dei lamenti, l'hanno soccorsa intorno alle 5 del mattino.
Il proiettile l'ha colpita da distanza ravvicinata all'altezza dello zigomo, per poi conficcarsi alla base del collo, a soli due millimetri dalla vena giugulare. Ad operare la ragazza è stato il direttore del reparto di Otorinolaringoiatria dell'ospedale Spirito Santo, Claudio Donadio Caporale, che ha estratto l'ogiva poi consegnata alla Scientifica. Proprio dal proiettile, un calibro 9, e dalla pistola che lo ha esploso, probabilmente una semiautomatica, gli inquirenti cercano di risalire all'aggressore. L'uomo è ricercato per rapina e tentato omicidio. La ragazza, arrivata in Italia da clandestina, si prostituiva. Dal suo racconto, è stata avvicinata da un uomo sui 30 anni, italiano, che l'ha fatta salire a bordo della sua auto a Montesilvano per poi dirigersi a Colle San Donato, dove l'ha derubata delle sue cose e le ha sparato un colpo in faccia prima di spingerla giù dall'auto.
Le condizioni della donna vanno migliorando. L'equipe che l'ha operata, composta anche dai chirurghi Marco Bianchedi e Giuliano Ascani, ha provveduto alla ricostruzione estetica e funzionale del viso. La donna non è in pericolo di vita, ma la prognosi è ancora riservata. Gli agenti della squadra mobile, guidati da Pierfrancesco Muriana, potrebbero ascoltarla già in giornata. L'inchiesta è coordinata dal pm Giampiero Di Florio.
«Quanto è accaduto ci ricorda che ci sono zone di Pescara totalmente abbandonate, sprovviste di controlli e molto pericolose», afferma Stefano Casciano, segretario cittadino del Pd, «il lavoro delle sole forze dell'ordine, a cui non ci stancheremo mai di dire grazie, da solo non può nulla se la politica non interviene con provvedimenti seri e urgenti. Bisogna lavorare per rendere più sicure strade e quartieri, attraverso lavori di riqualificazione urbana e iniziative per sensibilizzare i cittadini».
La donna è stata trovata completamente nuda e con il viso coperto di sangue lungo via Strada Colle San Donato. Gli agenti della squadra volante, allertati da un residente che sentiva dei lamenti, l'hanno soccorsa intorno alle 5 del mattino.
Il proiettile l'ha colpita da distanza ravvicinata all'altezza dello zigomo, per poi conficcarsi alla base del collo, a soli due millimetri dalla vena giugulare. Ad operare la ragazza è stato il direttore del reparto di Otorinolaringoiatria dell'ospedale Spirito Santo, Claudio Donadio Caporale, che ha estratto l'ogiva poi consegnata alla Scientifica. Proprio dal proiettile, un calibro 9, e dalla pistola che lo ha esploso, probabilmente una semiautomatica, gli inquirenti cercano di risalire all'aggressore. L'uomo è ricercato per rapina e tentato omicidio. La ragazza, arrivata in Italia da clandestina, si prostituiva. Dal suo racconto, è stata avvicinata da un uomo sui 30 anni, italiano, che l'ha fatta salire a bordo della sua auto a Montesilvano per poi dirigersi a Colle San Donato, dove l'ha derubata delle sue cose e le ha sparato un colpo in faccia prima di spingerla giù dall'auto.
Le condizioni della donna vanno migliorando. L'equipe che l'ha operata, composta anche dai chirurghi Marco Bianchedi e Giuliano Ascani, ha provveduto alla ricostruzione estetica e funzionale del viso. La donna non è in pericolo di vita, ma la prognosi è ancora riservata. Gli agenti della squadra mobile, guidati da Pierfrancesco Muriana, potrebbero ascoltarla già in giornata. L'inchiesta è coordinata dal pm Giampiero Di Florio.
«Quanto è accaduto ci ricorda che ci sono zone di Pescara totalmente abbandonate, sprovviste di controlli e molto pericolose», afferma Stefano Casciano, segretario cittadino del Pd, «il lavoro delle sole forze dell'ordine, a cui non ci stancheremo mai di dire grazie, da solo non può nulla se la politica non interviene con provvedimenti seri e urgenti. Bisogna lavorare per rendere più sicure strade e quartieri, attraverso lavori di riqualificazione urbana e iniziative per sensibilizzare i cittadini».
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