Pescara: morto Michele De Martiis, il sindaco gentiluomo
Aveva 93 anni, entrò in politica per caso e per passione e ci rimase per quindici anni. Ebbe "il coraggio" a quel tempo di varare le isole pedonali in centro. I funerali allo Spirito Santo
Quando disse: "Qui si fa politica solo per sistemarsi, troppi quattrini e pochi leader"
PESCARA. L'ex sindaco Michele De Martiis è morto in ospedale a 93 anni. Si avvicinò alla politica nel 1948 convinto dall'amico Gaetano Novello ad iscriversi alla Dc. Entrò allo Iacp, l’Istituto autonomo case popolari come geometra dove restò ai vertici per 32 anni. Quindi la carriera politica. Divenne per caso prima consigliere comunale, poi in seguito alla dimissioni di Giuliano Torlontano, assessore (ruolo che mantenne all'Urbanistica per dieci anni) e infine sindaco per due anni e mezzo, dal 1988 al '90 dopo l'amministrazione di Nevio Piscione e prima di Giuseppe Ciccantelli.
Fu il primo sindaco ad avere il coraggio a quel tempo di varare una serie di misure contro il traffico in centro con l'avvio ad esempio della viabilità "a quadrilatero" nell'area tra corso Vittorio e via Fabrizi. Fu il sindaco della grande adunata degli alpini.
Da oltre trent'anni non si occupava più di politica, pur seguendola da vicino. Michele De Martiis è stato un sindaco gentile, era lo zio di Enea De Martiis, nostro indimenticato amico e collega che un incidente stradale ci portò via. Mai una parola sopra le righe, preferiva restare in silenzio, e cercava di contemperare richieste ed esigenze.
Era dura per lui certe volte dire sì alla politica perchè si sentiva innanzitutto pescarese e conosceva bene la città. Un gentiluomo prestato alla politica alla quale si era avvicinato per passione e dalla quale si allontanò deluso dai partiti che non lo ricandidarono. Ma a lui è sempre rimasta la soddisfazione di essere salutato con affetto e stima dai pescaresi che incontrava per strada.
I funerali sono in programma domani, domenica 23 giugno, alle 16 nella chiesa dello Spirito Santo. (a.mo.)