Pescara, sconti sulla Tares anche agli albergatori, è lite in Comune
Niente accordo tra Pd e Pdl alla conferenza dei capigruppo Dogali (Udc): «Via tutte le agevolazioni, sono illegittime»
PESCARA. Tutti contro tutti in Comune sulle proposte di riduzione della Tares, la tassa sui rifiuti entrata in vigore all’inizio di quest’anno. Maggioranza e opposizione continuano a litigare sulle modifiche da inserire al regolamento, all’esame dell’aula da mercoledì scorso. La conferenza dei capigruppo, riunita ieri mattina insieme all’assessore alle finanze Massimo Filippello per cercare una quadra sulle agevolazioni da approvare, ha fatto registrare ancora una volta un nulla di fatto. Le posizioni dei partiti restano distanti, in particolare sulla proposta che il Pd intende presentare sotto forma di emendamento per ridurre la tassa sui rifiuti agli albergatori che abbiano registrato, durante l’anno, un calo della clientela superiore al 40 per cento.
La richiesta ha già ricevuto l’altolà di Filippello, il quale teme che sia un’agevolazione illegittima perché andrebbe a favorire solo una categoria a danno di altre. Si profilerebbe, quindi, una disparità di trattamento ingiustificata che rischia di far saltare l’intero impianto del regolamento Tares. L’emendamento del Pd, tra l’altro, troverebbe resistenze anche in altri partiti dell’opposizione.
Ma anche la maggioranza risulta divisa. Il capogruppo dell’Udc Vincenzo Dogali ha lanciato un avvertimento all’amministrazione comunale. «Tutte le proposte di riduzioni e di esenzioni al pagamento della Tares sono illegittime», ha fatto presente, «bisogna ricordare che nella Tares ci sono anche i costi dei cosiddetti servizi indivisibili, come la polizia locale, l’illuminazione, la manutenzione delle strade e non sono, quindi, ammesse le agevolazioni proposte».
Se fosse effettivamente così, salterebbero tutti gli sconti che gli stessi tecnici dell’Ufficio tributi hanno provveduto ad inserire nella bozza di regolamento da approvare in consiglio comunale. Verrebbero cancellati, ad esempio, lo sconto del 20 per cento per i single con redditi Isee non superiori a 10.000 euro; la riduzione del 30 per cento per le unità immobiliari adibite ad attività produttive, commerciali e di servizi per uso stagionale; il 20 per cento in meno per le utenze domestiche che attivino il compostaggio dei residui organici; uno sconto del 20 per cento per le abitazioni occupate da una persona invalida al 100 per cento con reddito Isee non superiore a 15.000 euro, in precarie condizioni di salute e con una badante. Salterebbe anche la riduzione del 50 per cento per i cassintegrati, lavoratori in mobilità e disoccupati.
Lunedì prossimo, comunque, i consiglieri si riuniranno di nuovo per tentare di trovare un accordo. In caso contrario, mercoledì prossimo in consiglio partirà l’ostruzionismo dell’opposizione.
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