Sulla costa abruzzese sventolano 8 Bandiere blu. Un richiamo per i turisti
Ecco le cinque località teramane e le tre chietine su cui puntare. New entry Giulianova e Roseto. Ma all’appello manca il Pescarese
PESCARA. Otto Bandiere blu per una costa lunga 130 chilometri su cui si affacciano 19 città. Che basano la loro economia sul turismo estivo. Nel 2017 l'Abruzzo ha recuperato due località, Giulianova e Roseto degli Abruzzi, rispetto al deludente risultato dell’anno scorso. Quando le Bandiere blu si fermarono a sei. Ma resta sotto i livelli degli anni d’oro. In particolare del 2013 quando erano 14 le città stellate, con qualità della vita e del mare promosse. Otto è comunque un segnale positivo. Dimostra che il mare d’Abruzzo sta migliorando.
Le spiagge su cui puntare. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si è svolta ieri mattina a Roma. Vi hanno preso parte i Comuni italiani costieri virtuosi. Sono 342. Città di mare premiate dalla Fondazione per l'educazione ambientale Italia (Fee-Foundation for Environmental Education), un’organizzazione non governativa e no profit che ha consegnato cinque Bandiere blu alle località teramane Tortoreto (Spiaggia del Sole), Giulianova (Lungomare Spalato e Lungomare Zara), Roseto degli Abruzzi (Lungomare Sud, Nord e Centrale), Pineto (Lungomare dei Pini/Pineta Catucci, Santa Maria a Valle Nord e Sud, Torre Cerrano, Corfù e Villa Fumosa), Silvi (Lungomare Centrale). E tre bandiere alla provincia di Chieti: Fossacesia (Fossacesia Marina), Vasto (Punta Penna, Vignola) e San Salvo (San Salvo Marina). Ma all’appello mancano ampi tratti di costa abruzzese. E città come Pescara. In queste due pagine spieghiamo perché.
Trentarè parametri. La Fee, istituita nel 1987, conferisce bandiere alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità non solo delle acque di balneazione ma anche del servizio offerto, tenendo in considerazione ad esempio la pulizia delle spiagge, gli accessi per i disabili, i servizi di trasporto e le strutture ricettive. Anche le piste ciclabili incidono. Sono 33 complessivamente i parametri da rispettare (vedi l’articolo in pagina). Depurazione e corretto funzionamento degli impianti giocano un ruolo determinante per ottenere la Bandiera blu: un marchio di qualità come lo sono le stelle per un cuoco o un ristorante. Sono questi i temi approfonditi negli articoli di queste due pagine.
L’anno d’oro. L’anno scorso all’appello mancavano Roseto e Giulianova. Ora ci sono. Ma ai tempi d'oro, nel 2013, c'erano anche Martinsicuro, Alba Adriatica, Francavilla, Ortona, Rocca San Giovanni, San Vito Chietino. Storicamente legate alla Bandiera blu. Che oggi sono alle prese con problemi di depurazione delle acqua e impianti vecchi. Chi fa l’alzabandiera. Esultano Giulianova e Roseto: «Dopo tre anni la Bandiera blu torna a sventolare anche a Giulianova», dice il sindaco Francesco Mastromauro che sottolinea come «l'importante riconoscimento si aggiunge a quello della Bandiera verde, il riconoscimento dei pediatri italiani alle spiagge ideali per bambini e famiglie. Ricordo che nel 2014 il vessillo smise di sventolare a causa dei campionamenti effettuati dall'Arta nel maggio 2013 subito dopo piogge di straordinaria intensità. Da allora l'amministrazione comunale, sotto il coordinamento del professor Archimede Forcellese, ha lavorato per migliorare la qualità delle acque, ottenendo il risultato del riconoscimento».
«Sono felicissimo di poter comunicare che a Roseto è stata restituita la Bandiera blu», dice il sindaco Sabatino Di Girolamo che ringrazia la struttura comunale e gli operatori turistici. E s’impegna a migliorare ulteriormente. Per non perdere più il marchio di qualità del mare. «Per la nostra città si tratta di una importantissima conferma», commenta il sindaco di Pineto, Robert Verrocchio. Per Fossacesia infine è il 16esimo anno consecutivo di Bandiera blu. E il sindaco Enrico Di Giuseppantonio festeggerà l'evento oggi, alle 11,30 in piazza, con l'alzabandierablu.