PESCARA
È l’ora dell’Ironman con 1.500 in gara / LE FOTO
Nuoto, bici e corsa: la città diventa capitale del triathlon
PESCARA . È il giorno dei 1.500 dell’Ironman. Oggi Pescara è la capitale internazionale del triathlon con atleti arrivati anche da Australia, Stati Uniti, Canada, Messico, Cile, Colombia, Brasile, Taiwan, Germania, Francia e Sud Africa. La gara che mette insieme sport, carattere e spettacolo si apre alle 9 su due distanze: il 70.3 con 1,9 chilometri di nuoto davanti alla Nave di Cascella, 90 di ciclismo tra le colline del Pescarese e 21 di corsa cittadini con passaggio sul ponte del Mare; e il 5150, cioè la distanza olimpica del triathlon con 1,5 chilometri di nuoto, 40 di bici e 10 di corsa. Gareggerà anche Alex Zanardi, atleta simbolo di una tempra di ferro che cerca la qualificazione al campionato mondiale di Kona alle Hawaii il 14 ottobre. Una tappa di avvicinamento perché il percorso di Zanardi, il 2 luglio, incrocerà anche l’Ironman di Klagenfurt in Austria.
La gara di oggi sarà dura e probabilmente condizionata dal tempo: le previsioni meteo parlano di una giornata caratterizzata dal vento che potrebbe compromettere la gara, mare mosso compreso. Una prova con nomi importanti al via, a partire dall’olimpionico del triathlon Alessandro Fabian, presente a Londra 2012 e a Rio 2016: per Fabian, 29 anni, sarà il debutto sulle lunghe distanze. Una gara “in solitaria”, come impone il regolamento dell’Ironman che vieta la possibilità di stare in scia, in cui contano la motivazione e la tenacia di non darsi mai per vinti perché in circa 4 ore di gara – l’arrivo del primo professionista è previsto intorno alle 13 – gli imprevisti sono sempre in agguato e tutto può cambiare da un momento all’altro. Tra i partecipanti c’è anche una vecchia conoscenza di Pescara, Daniel Fontana, vincitore delle prime due edizioni dell’Ironman e uno dei triatleti più noti in Italia: un beniamino di questo sport che, all’età di 41 anni, va ancora a caccia di una medaglia. «Un evento molto prestigioso e al quale mi legano ricordi estremamente cari», dice Fontana, «qui ho vinto le prime due edizioni, quando l’approdo del circuito Ironman in Italia era al proprio esordio. Da atleta professionista, poi, giro il mondo da sempre e credo sia giusto rendere onore alle manifestazioni organizzate nella terra nella quale si vive».
Tra i favoriti c’è anche lo spagnolo Alberto Moreno Molins, 27 anni, già sul podio nel 2014. Un altro spagnolo che, a dispetto dell’età, non vuole mollare è Sebastian Pedraza: 45 anni. C’è anche un pescarese tra i professionisti: è Jonathan Ciavattella, 35 anni, in corsa per un lasciapassare al campionato mondiale di Chattanooga nel Tennessee in programma a settembre: per Ciavattella, la gara di oggi serve a incrementare il punteggio e a scalare posti nella graduatoria in vista della prossima tappa del 2 luglio a Edimburgo. Forte nuotatore, Ciavattella cercherà di fare selezione nella prima frazione e poi dare il tutto per tutto nella parte ciclistica tra Pescara, Cepagatti, Pianella e Santa Teresa di Spoltore passando sull’Asse attrezzato e nella corsa finale. Tra i candidati alla vittoria anche il forte atleta francese Cyril Viennot, oltre ad altri dal grande curriculum agonistico come Ivan Risti, Andrej Vistica e Bertrand Billard.
Sarà battaglia anche tra le donne e potrebbe essere un testa a testa tra Tine Deckers, belga di 39 anni, conosciuta nell’ambiente come Miss Nice grazie alle sue 5 vittorie all’Ironman di Nizza e reduce da un 5° posto all’Ironman 70.3 di Barcellona, e Kristin Moller, 33 anni, tedesca e 4 volte campionessa Ironman, già vincitrice a Pescara nel 2012.
Ma, alla fine, cosa si vince all’Ironman? Tremila dollari a testa, tasse escluse, al primo uomo e alla prima donna; a seguire, dal secondo al quinto, 2.000, 1.250, 750 e 500.
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