Aran Pineto si arrende anche a Forlì
Non basta un ottimo Ronaldo, gli abruzzesi reggono solo per un set
FORLI. Nulla da fare per Pineto nemmeno contro Forlì. Nella gara più attesa della stagione, dopo le note vicende giudiziarie estive per sapre chi doveva giocare in A1, la formazione abruzzese ha retto poco più di un set prima di cedere le armi a una Yoga Forlì che è apparsa meglio rodata e più solida rispetto all’Aran. Per coach Alessandro Brutti il lavoro da fare è ancora tanto perché non può bastare un ottimo Ronaldo per far girare una squadra che al momento non è credibile in fase offensiva, traballa troppo in ricezione e a muro tocca davvero pochi palloni. Un quadro negativo, nel quale però vanno salvate le prestazioni del regista verdeoro e del venezuelano Ereu che, nel naufragio generale, ha mostrato di poter ricoprire quel ruolo di giocatore d’equilibrio che l’anno scorso era svolto da Dentinho.
Benino Sborgia, male Di Franco dal quale, al rientro di fronte al proprio pubblico, ci si attende di più. Da rivedere anche la voglia di lottare di una squadra che ha lasciato cadere troppi palloni in difesa. La Yoga, dal canto suo, ha invece ritrovato l’opposto Carroll (stravinta la battaglia australiana col connazionale Roberts) che, dopo le prime due uscite abbastanza opache, ha giocato una buona gara con continuità. La partita. Nell’aria c’è tensione, Forlì e Pineto si sono sfidate nei tribunali negli ultimi sei mesi ed è normale che nessuno ci stia a perdere. Questo, però, porta le due squadre a commettere tanti errori e in fase iniziale sono proprio le imprecisioni a farla da padrone. L’Aran parte avanti (2-5), ma si fa recuperare e superare grazie agli errori di Perazzolo (8-6). Anche la Yoga, però, non è tranquilla e Stancu s’impappina su due alzate non felici di Coscione e gli ospiti tornano a condurre per 11-12.
E’ un batti e ribatti a tratti anche emozionante con nessuna delle due compagini che riesce a prendere il sopravvento sull’altra fino alle fasi finali del set. Sul 21-21, infatti, Popp prova a caricarsi i suoi sulle spalle, ma l’Aran risponde senza timore: 23-23. A chiudere i conti, però, ci pensano Maric e Carroll: 25-23 e romagnoli avanti per 1-0. Nel secondo parziale la Yoga Forlì non sembra aver trovato la giusta tranquillità e gli ospiti si portano in vantaggio per 3-0. E’ solo un fuoco di paglia, però, perché i forlivesi trovano in Maric un terminale offensivo immarcabile e il serbo porta i suoi in vantaggio al primo time-out tecnico per 8-6. Qui l’Aran comincia a cedere. I padroni di casa non hanno cali di rendimento, mentre Ronaldo non trova aiuto nei compagni che faticano a tramutare in punti le sue ottime alzate.
Così gli abruzzesi restano in linea di galleggiamento fino alle battute finali (12-9, 14-10, 21-18) quando l’ennesima accelerazione dei romagnoli mette la parola fine al set: 25-20 in 25’ e 2-0. Nel terzo parziale l’Aran ci prova ancora nelle fasi iniziali (2-4), ma Forlì recupera con Maric (6-6), allunga con Carroll (10-8, 11-8) e mette al sicuro il parziale con Popp (15-11, 18-12). A nulla servono gli inserimenti di Ravellino e Gradinarov: il set va alla Yoga per 25-20 che si aggiudica così per 3-0 la prima sfida salvezza della stagione. Al Pineto, invece, resta il rammarico di non essere riusciti a fare quel qualcosa in più per mettere in difficoltà gli avversari.
Benino Sborgia, male Di Franco dal quale, al rientro di fronte al proprio pubblico, ci si attende di più. Da rivedere anche la voglia di lottare di una squadra che ha lasciato cadere troppi palloni in difesa. La Yoga, dal canto suo, ha invece ritrovato l’opposto Carroll (stravinta la battaglia australiana col connazionale Roberts) che, dopo le prime due uscite abbastanza opache, ha giocato una buona gara con continuità. La partita. Nell’aria c’è tensione, Forlì e Pineto si sono sfidate nei tribunali negli ultimi sei mesi ed è normale che nessuno ci stia a perdere. Questo, però, porta le due squadre a commettere tanti errori e in fase iniziale sono proprio le imprecisioni a farla da padrone. L’Aran parte avanti (2-5), ma si fa recuperare e superare grazie agli errori di Perazzolo (8-6). Anche la Yoga, però, non è tranquilla e Stancu s’impappina su due alzate non felici di Coscione e gli ospiti tornano a condurre per 11-12.
E’ un batti e ribatti a tratti anche emozionante con nessuna delle due compagini che riesce a prendere il sopravvento sull’altra fino alle fasi finali del set. Sul 21-21, infatti, Popp prova a caricarsi i suoi sulle spalle, ma l’Aran risponde senza timore: 23-23. A chiudere i conti, però, ci pensano Maric e Carroll: 25-23 e romagnoli avanti per 1-0. Nel secondo parziale la Yoga Forlì non sembra aver trovato la giusta tranquillità e gli ospiti si portano in vantaggio per 3-0. E’ solo un fuoco di paglia, però, perché i forlivesi trovano in Maric un terminale offensivo immarcabile e il serbo porta i suoi in vantaggio al primo time-out tecnico per 8-6. Qui l’Aran comincia a cedere. I padroni di casa non hanno cali di rendimento, mentre Ronaldo non trova aiuto nei compagni che faticano a tramutare in punti le sue ottime alzate.
Così gli abruzzesi restano in linea di galleggiamento fino alle battute finali (12-9, 14-10, 21-18) quando l’ennesima accelerazione dei romagnoli mette la parola fine al set: 25-20 in 25’ e 2-0. Nel terzo parziale l’Aran ci prova ancora nelle fasi iniziali (2-4), ma Forlì recupera con Maric (6-6), allunga con Carroll (10-8, 11-8) e mette al sicuro il parziale con Popp (15-11, 18-12). A nulla servono gli inserimenti di Ravellino e Gradinarov: il set va alla Yoga per 25-20 che si aggiudica così per 3-0 la prima sfida salvezza della stagione. Al Pineto, invece, resta il rammarico di non essere riusciti a fare quel qualcosa in più per mettere in difficoltà gli avversari.