«Ci rifaremo con il Verona»
Cuccureddu: prima o poi doveva capitare di perdere.
COSENZA. E’ passata circa mezz’ora dalla fine della gara e dei biancazzurri non ci sono tracce in sala stampa. Stanno parlando, dicono. Un confronto immediato tra la squadra e l’allenatore per discutere di alcune cose che non sono andate. La prima sconfitta viene accolta con fatalismo dal tecnico del Pescara Antonello Cuccureddu che all’arrivo davanti ai giornalisti viene abbracciato da padre Fedele Bisceglia, l’ex padre spirituale del Cosenza. «Bravo Antonello, ai giornalisti ho detto che con te il Pescara può arrivare il serie A».
Sorride amaro il tecnico di Alghero. Per questa stagione gli basterebbe salire in serie B. «Siamo delusi, anche per i tifosi che ci hanno seguito fin qui. Può capitare, anzi prima o poi doveva capitare di perdere una partita. E’ accaduto e dobbiamo fare in modo che questa storia non si ripeta. Dobbiamo ripartire in fretta e il posticipo contro il Verona giunge al momento giusto. Non eravamo fenomeni prima e non siamo brocchi adesso».
Sì, ma che cosa non ha funzionato?
«Era una partita da 0-0. Chi sbaglia per primo perde. E noi una disattenzione l’abbiamo commessa, all’inizio. Ha finito per indirizzare la gara. Noi abbiamo fatto una buona circolazione di palla, ma tirando poco. Ci sono mancati gli ultimi venti metri».
Per la prima volta il Pescara è andato in svantaggio e non si è rialzato.
«Colpa anche del campo pesante che alla lunga ci ha impedito di esprimere il nostro gioco con efficacia. Alcuni dei nostri non si trovano a proprio agio su questi campi. E’ stata una giornata storta. Ci dobbiamo mettere una pietra sopra e guardare avanti».
Dopo 18’ della ripresa ha deciso di cambiare le due punte.
«Ho cercato di cambiare qualcosa. D’altronde, l’ho sempre detto che questo è un gruppo in cui i titolari non sono undici».
L’assenza di Dettori?
«No, ma quale assenza di Dettori. Non cerchiamo scuse. Abbiamo tanti giocatori, non è il problema di un singolo».
Il Pescara è scivolato dal primo al terzo posto.
«Adesso non è importante, I conti si fanno alla fine. E nessuno poteva pensare di restare imbattuto fino all’ultima giornata. Inutile cercare scuse o motivazioni: abbiamo perso perché non siamo riusciti a esprimerci al meglio e di fronte abbiamo trovato una squadra valida».
In sala stampa arriva anche Samuele Olivi, il capitano. Quello del San Vito è stato il quarto gol in campionato per il difensore ex Piacenza che è diventato il capocannoniere del Pescara. E questo dovrebbe indurre a qualche considerazione dopo 12 gare.
«E’ andata male, almeno come risultato. Ci siamo tolti un peso dallo stomaco, visto che tutti gli avversari aspettavano questo passo falso. Adesso non dobbiamo drammatizzare questa sconfitta e riscattarci subito. Sì, è vero abbiamo giocato, ma concludendo poco in porta. Troppo poco in rapporto alla mole di gioco. E’ accaduto in passato che si giocava meno bene e si faceva punti, oggi (Ieri, ndr) è accaduto il contrario».
Damiano Zanon è stato protagonista del primo gol della gara. «Danti ha tagliato verso il centro e mi ha colto di sorpresa, perché lì vicino c’era anche Biancolino. Il cross dalla destra è stato improvviso e non abbiamo avuto il modo di sistemarci bene. La cosa mi fa rabbia, perché la partita l’abbiamo fatta noi. La sconfitta è dura da digerire, personalmente non vedo l’ora di scendere in campo per scaricare la rabbia che ho accumulato».
Non cerca alibi Marco Sansovini. «E’ stata una giornata negativa, ci può stare la sconfitta a Cosenza. Restiamo consapevoli di essere una squadra forte e torneremo a dimostrarlo subito».
In casa cosentina la felicità per il successo è debordante. Il presidente Giuseppe Carnevale entra in sala stampa e dice: «Peccato per quel gol alla fine, il 2-1 non rende l’idea della nostra superiorità. Meglio il 2-0. Sarebbe stato il risultato adattato a fotografare i valori espressi da una grande squadra che è la nostra. A un certo punto non si capiva chi era la capolista, tanto abbiamo messo sotto il Pescara».
Michele Napoli, l’allenatore in seconda che ha sostituito Toscano squalificato: «Siamo stati bravi a bloccare il Pescara sulle fasce».
Sorride amaro il tecnico di Alghero. Per questa stagione gli basterebbe salire in serie B. «Siamo delusi, anche per i tifosi che ci hanno seguito fin qui. Può capitare, anzi prima o poi doveva capitare di perdere una partita. E’ accaduto e dobbiamo fare in modo che questa storia non si ripeta. Dobbiamo ripartire in fretta e il posticipo contro il Verona giunge al momento giusto. Non eravamo fenomeni prima e non siamo brocchi adesso».
Sì, ma che cosa non ha funzionato?
«Era una partita da 0-0. Chi sbaglia per primo perde. E noi una disattenzione l’abbiamo commessa, all’inizio. Ha finito per indirizzare la gara. Noi abbiamo fatto una buona circolazione di palla, ma tirando poco. Ci sono mancati gli ultimi venti metri».
Per la prima volta il Pescara è andato in svantaggio e non si è rialzato.
«Colpa anche del campo pesante che alla lunga ci ha impedito di esprimere il nostro gioco con efficacia. Alcuni dei nostri non si trovano a proprio agio su questi campi. E’ stata una giornata storta. Ci dobbiamo mettere una pietra sopra e guardare avanti».
Dopo 18’ della ripresa ha deciso di cambiare le due punte.
«Ho cercato di cambiare qualcosa. D’altronde, l’ho sempre detto che questo è un gruppo in cui i titolari non sono undici».
L’assenza di Dettori?
«No, ma quale assenza di Dettori. Non cerchiamo scuse. Abbiamo tanti giocatori, non è il problema di un singolo».
Il Pescara è scivolato dal primo al terzo posto.
«Adesso non è importante, I conti si fanno alla fine. E nessuno poteva pensare di restare imbattuto fino all’ultima giornata. Inutile cercare scuse o motivazioni: abbiamo perso perché non siamo riusciti a esprimerci al meglio e di fronte abbiamo trovato una squadra valida».
In sala stampa arriva anche Samuele Olivi, il capitano. Quello del San Vito è stato il quarto gol in campionato per il difensore ex Piacenza che è diventato il capocannoniere del Pescara. E questo dovrebbe indurre a qualche considerazione dopo 12 gare.
«E’ andata male, almeno come risultato. Ci siamo tolti un peso dallo stomaco, visto che tutti gli avversari aspettavano questo passo falso. Adesso non dobbiamo drammatizzare questa sconfitta e riscattarci subito. Sì, è vero abbiamo giocato, ma concludendo poco in porta. Troppo poco in rapporto alla mole di gioco. E’ accaduto in passato che si giocava meno bene e si faceva punti, oggi (Ieri, ndr) è accaduto il contrario».
Damiano Zanon è stato protagonista del primo gol della gara. «Danti ha tagliato verso il centro e mi ha colto di sorpresa, perché lì vicino c’era anche Biancolino. Il cross dalla destra è stato improvviso e non abbiamo avuto il modo di sistemarci bene. La cosa mi fa rabbia, perché la partita l’abbiamo fatta noi. La sconfitta è dura da digerire, personalmente non vedo l’ora di scendere in campo per scaricare la rabbia che ho accumulato».
Non cerca alibi Marco Sansovini. «E’ stata una giornata negativa, ci può stare la sconfitta a Cosenza. Restiamo consapevoli di essere una squadra forte e torneremo a dimostrarlo subito».
In casa cosentina la felicità per il successo è debordante. Il presidente Giuseppe Carnevale entra in sala stampa e dice: «Peccato per quel gol alla fine, il 2-1 non rende l’idea della nostra superiorità. Meglio il 2-0. Sarebbe stato il risultato adattato a fotografare i valori espressi da una grande squadra che è la nostra. A un certo punto non si capiva chi era la capolista, tanto abbiamo messo sotto il Pescara».
Michele Napoli, l’allenatore in seconda che ha sostituito Toscano squalificato: «Siamo stati bravi a bloccare il Pescara sulle fasce».