«Ci siamo meritati i fischi»

Cuccureddu: ora facciamo i conti, più spazio al baby Verratti.

REGGIO EMILIA. Antonello Cuccureddu la definisce una crisetta. Il tecnico del Pescara parla chiaramente di «qualche problema da risolvere». Lo fa a testa alta dopo la partita che ha messo a nudo la crisi di una squadra che sembra essersi smarrita. E’ arrabbiato l’allenatore sardo al termine di una gara che ha seguito poggiato sulla panchina. «I tifosi ci hanno fischiato? Hanno fatto bene, che dovevano fare? Applaudirci?». Ha inviato dei segnali chiari alla squadra: non gli è piaciuto l’atteggiamento di alcuni giocatori. E, soprattutto, ha fatto capire che, in futuro, punterà di più su Marco Verratti, il talento di Manoppello invocato dalla tifoseria. Tanto per sgombrare il campo dagli equivoci nella sala stampa del Giglio non si è avuta la sensazione di un tecnico in discussione. Nemmeno l’assenza dei dirigenti nel dopo gara può far pensare a un Cuccureddu sulla graticola. Domenica, in casa con il Foggia, sarà in panchina.

Lo aveva detto la scorsa settimana l’amministratore Edmondo e l’hanno fatto capire gli altri in serata. Il 60enne condottiero biancazzurro è stato severo con i suoi giocatori: «Non mi è piaciuto l’atteggiamento di alcuni ragazzi. Qualche problema c’è e bisogna risolverlo in fretta». Poi ha rincarato la dose: «C’è qualcuno che dovrebbe specchiarsi di meno ed essere più concreto in mezzo al campo. Gli errori tecnici ci stanno, il resto no. Dobbiamo rimboccarci le maniche e reagire. Gli schiaffi fanno male, a me non piace prenderli. C’è chi non ha capito l’atteggiamento necessario in questo campionato, dovrà farlo in fretta». Non ha convinto l’ingresso di Ganci al posto di Bonanni (problemi al collaterale) al 27’ del primo tempo: con le tre punte in campo il Pescara si perde. «Ma Ganci a sinistra l’abbiamo provato in settimana», ha spiegato, «in allenamento la squadra va, la domenica, invece, stiamo avendo dei problemi.

Ma è lo spirito che non esiste: entri dentro, ti devi mettere a correre al servizio della squadra. Non puoi specchiarti troppo. Il discorso vale per tutti, ma per qualcuno in particolare va ribadito a chiare lettere». Nel momento in cui Cuccureddu chiama in causa alcuni giocatori che non lo convincono per l’atteggiamento in campo, chiaramente, c’è da attendersi qualche cambiamento domenica contro il Foggia che ieri ha battuto il Portogruaro. «Ad esempio», ha aggiunto, «è arrivato il momento di concedere più spazio a Marco Verratti, questo è poco ma sicuro. Il ragazzo non è stato bene, è stato fermo. Un po’ alla volta avrà maggior peso nell’economia del gioco della squadra». Se Cuccureddu schiuma rabbia, Loris Dominissini è l’emblema della felicità. In tribuna c’era anche Sarri: il tecnico granata poteva entrare in discussione qualora non avesse portato la squadra alla riscossa dopo la sconfitta del Fadini.

«Abbiamo giocato un gran primo tempo», ha detto l’allenatore degli emiliani, «la squadra ha meritato anche sul piano del gioco. Nella ripresa il Pescara ha tentato il tutto per tutto. Potevamo fare il 3-0 e, invece, è finita 2-1. Ma sulla legittimità del successo non credo ci siano discussioni». Dominissini parla anche di differenze tra il Verona capolista e il Pescara: «I gialloblù mi sono sembrati più compatti, mentre il Pescara credo abbia più individualità». E quattro punti in meno dalla vetta della classifica. Domani, alla ripresa degli allenamenti da valutare le condizioni fisiche di Mengoni e Bonanni, la loro presenza per domenica è in forse.