Improta: via da Giulianova senza rancori
L’attaccante del Lanciano: se farò gol lunedì non so se esulterò.
Giulianova-Virtus Lanciano nel segno di Umberto Improta. Sarà il grande ex del derby di lunedì sera al Fadini. Nella passata stagione è stato il suo stadio: nove gol in giallorosso e una promozione insperata. Nel posticipo della settima giornata l’attaccante napoletano, tornato al Lanciano, si presenterà per la prima volta da ex dopo il divorzio del luglio scorso. E’ il personaggio più atteso, specialmente adesso che si è guadagnato una maglia da titolare nella Virtus.
Improta, quale accoglienza le sarà riservata?
«Onestamente non ci ho pensato. Non so come è stata metabolizzata la mia partenza. Ci sarà chi mi applaudirà e chi mi dirà male».
Scusi, ma perché è andato via, dopo essere stato uno dei trascinatori nell’anno della promozione?
«Non ho trovato l’accordo con la società. Ci siamo parlati, abbiamo discusso e poi è stato deciso di prendere strade diverse. Ma non è stata solo una questione economica, ci tengo a sottolinearlo. Sono stati analizzati vari fattori e non c’è stata intesa. Ma ci siamo lasciati bene, senza rancori, sia con la dirigenza che con l’allenatore».
Magari a Giulianova pensavano che lei andasse in B e ci sono rimasti male nel rivederla in Prima divisione.
«La verità è che quando sono andato via da Giulianova non avevo niente. Non avevo una squadra alle spalle per la quale mi sono fatto svincolare. Ho firmato per la Virtus Lanciano dopo un mese».
Resta la bella stagione alle spalle.
«Bellissima, più che bella. Stupenda. Una soddisfazione immensa, una promozione insperata».
Lei a Giulianova si è rilanciato.
«Certamente, ho conquistato la seconda promozione di fila dopo quella di Lumezzane. Ma sono stato bene sia con la squadra che con la città. Siamo partiti per la salvezza, è cambiata la proprietà, ci siamo ritrovati a lottare per i play off e alla fine li abbiamo vinti. Tutto molto bello».
Bitetto continua a fare bene a Giulianova, nonostante il budget risicato.
«Ha una media punti impressionante sulla panchina giallorossa. C’è poco da commentare, per lui parlano i numeri. C’è la sua mano sulla squadra, ma ci sono anche le qualità dei ragazzi, mi riferisco ai vari Garaffoni, Vinetot, Croce e Campagnacci».
Giulianova 8 punti, Virtus Lanciano 6: sorprendente dopo sei giornate.
«Noi abbiamo avuto un inizio difficile. Ma credo che a Cosenza sia scattata la molla, una sorta di crocevia della stagione. Al San Vito avremmo meritato la vittoria che, però, non è arrivata. Ci riproveremo a Giulianova».
A proposito, che cosa farà se segnerà al Fadini?
«Non ci ho pensato. Fatemi fare gol, poi deciderò che cosa fare. Ma l’esultanza o meno non cambierà il ricordo di Giulianova. Sono stato bene e non dimenticherò. Nè saranno i fischi o gli applausi a mutare il mio stato d’animo».
In sei gare di campionato nemmeno un gol di un attaccante della Virtus Lanciano.
«Speriamo di sbloccarci subito. I numeri sono impietosi, ma possono essere ribaltati».
Il gol più bello in maglia giallorossa?
«Quello con il Bassano in casa, nei play off, ma anche quello segnato nella gara d’andata».
Lunedì come andrà a finire?
«Gioco nel Lanciano, che cosa le devo dire? Però, spero che il Giulianova si salvi e faccia un buon campionato».