Lanciano, dall’illusione al pianto in sei minuti

La Juve Stabia vince nel finale la sfida play out. Ora servirà un miracolo.

CASTELLAMMARE DI STABIA. Prima l’illusione, il gol di Alfageme che sembrava spianare la strada verso la salvezza. Poi, l’uno-due nel finale che ribalta il risultato e dà morale e vantaggio a una Juve Stabia apparsa alle corde prima dell’exploit finale. La sconfitta della Virtus Lanciano nell’andata dei play out matura in cirscostanza incredibili, in zona Cesarini. Adesso, è la Juve Stabia che ha in pugno la permanenza in Prima divisione. Per tagliare il traguardo le basterà non perdere domenica al Biondi.

La Virtus Lanciano, invece, è condannata a vincere, con qualsiasi risultato, per scongiurare la seconda retrocessione di fila sul campo. La partita del Menti è la fotografia della stagione di una Virtus Lanciano afflitta dagli alti e bassi. In 90’ ha sofferto, ha resistito agli assalti della Juve Stabia, è passata in vantaggio, mettendo le mani sulla salvezza, e poi è crollata quando credeva di avercela fatta. I padroni di casa hanno avuto dalla loro un pubblico che li ha trascinati anche nei momenti di scoramento. Li ha spinti in avanti quando la Virtus Lanciano pensava a un finale in scioltezza.

A fare la differenza sono state le sostituzioni operate dai tecnici nell’ultimo quarto d’ora. Costantini ha messo dentro gente esperta e motivata: Ametrano, l’ex Vicedomini e Rastelli hanno letteralmente trasformato una Juve Stabia spenta e rassegnata alla sconfitta. Sembravano tarantolati gli stabiesi negli ultimi minuti. Dall’altra parte, invece, Mammarella, Colussi e Bognar non hanno avuto un buon impatto sulla gara, si sono assuefatti a una convinzione sbagliata, quella di avercela fatta. Niente di più errato in uno stadio come il Menti gremito da oltre 3.000 tifosi compattati nell’occasione dopo le divisioni durante la stagione.

Una sconfitta difficile da raccontare; difesa colpevole negli ultimi minuti consumati nel tripudio stabiese, ma non a cao è la più battuta del girone. Mentalmente la Virtus Lanciano ha mollato e non si è saputa compattare nemmeno dopo la rete del pareggio, arrivata in mischia. Ha continuato a dormire sonni beati e l’esperto Capparella, in pieno recupero, l’ha trafitta, facendo letteralmente esplodere lo stadio. Non è il caso di parlare di beffa per una partita dei play out di rara bellezza con buoni contenuti tecnici e tanto agonismo favorito da un pomeriggio mite inframezzato dalla pioggia.

Tante le occasioni da rete, da una parte e dall’altra. La Juve Stabia ne ha avute di più, ma i frentani non sono stati a guardare. L’approccio alla gara è stato buono. Non a caso i portieri sono stati tra i migliori in campo. Aridità ha sfoggiato ottimi interventi, così come Soviero. Risultato sbloccato da Alfageme, al 25’ della ripresa, abile a sfruttare un assist al bacio di Morante. Un gol che sembrava aver tagliato le gambe alla Juve Stabia. Fischi e insulti per i giocatori. Poi, le sostituzioni.

I tre stabiesi in campo hanno portato grinta e personalità per un finale da brividi. Dapprima, al 41’, il gol in mischia dell’ex teramano Donovan Maury, poi, al 48’, l’intuizione che pesca Capparella solo davanti ad Aridità per il 2-1 che rovescia il vantaggio della migliore posizione in classifica. Credeva di avercela fatta la Virtus Lanciano, ora è di nuovo sotto. E’ già accaduto altre volte durante la stagione: ora deve soltanto vincere per riagguantare la salvezza.