Marescalco, mister gol e promozioni
Terza categoria, prima bomber e oggi tecnico: cerca il nono exploit a Città Sant’Angelo
CITTA’ SANT’ANGELO. Sulla panchina del Città Sant'Angelo, una delle poche squadre capaci, si fa per dire, di tener testa (nel girone pescarese di Terza) al Loreto Aprutino dei record, siede un vero e proprio "giramondo" del calcio. E del gol avendone segnati tanti, ed in ogni parte della penisola. Il personaggio in questione è Franco Marescalco, "Ciccio" per gli amici.
Crotonese d'origine (è nato ad Isola di Capo Rizzuto, il 3 gennaio del '54) ma ormai abruzzese d'adozione, essendosi stabilito tantissimi anni fa a Città Sant'Angelo, paese natale della moglie, Beatrice Ilario, e dell’unica figlia, Valentina. «Le donne della mia vita», sottolinea orgoglioso l'ex bomber, che fino a qualche anno fa gestiva, in pieno centro cittadino, un'avviatissima cartolibreria. Attività comunque parallela a quella calcistica, che non ha mai interrotto, passando senza soluzione di continuità dal campo alla panchina, anche se spesso ha ricoperto entrambi i ruoli contemporaneamente. «Ovviamente», spiega lui stesso, «è capitato tra i Dilettanti, dove ho giocato fino a 50 anni per poi dedicarmi ai campionati amatoriali». Che pratica tuttora, vestendo la maglia dei Master Pescara, nel torneo organizzato dalla Uisp. «Il calcio ce l'ho nel sangue ed è una passione che mi accompagnerà per tutta la vita. La stessa che mi ha fatto girare l'Italia e giocare su tantissimi campi». Ben oltre il migliaio, del resto, sono le gare (ufficiali) disputate da Marescalco, tra campionati professionistici e dilettantistici, con oltre 450 gol all'attivo, dei quali poco più di 200 messi a segno in serie C, nelle file di Avezzano, Marsala, Messina, Francavilla Alessandria, Prato, Novara e Lanciano. «La mia ultima squadra professionistica», aggiunge il 63enne Ciccio, «nel 1989 con Landi e Prosperi allenatori e sotto la presidenza Mazziotti. Tante partite ed altrettanti ricordi». Per lo più belli, come quelli vissuti ad Alessandria, dove tutti lo ricordano a distanza di tantissimi anni. Ne aveva appena 16 quando fece il suo debutto ufficiale a Rapallo (serie D), firmando subito due gol: contro l'Asti in cui all'epoca militava Giancarlo Antognoni, autore anch'egli di una doppietta, in quella occasione. I primi di una lunga serie... «Il più bello? Quello segnato alla Pro Patria, quando giocavo nell'Alessandria», precisa Marescalco che tra una prodezza e l'altra ha messo assieme la bellezza di otto promozioni (tutte dalla C2 alla C1, tranne quella ottenuta alla guida del Falchi Cona, in Abruzzo) e ben sei titoli di capocannoniere, ricevendo ovunque consensi unanimi. E persino i complimenti da parte di Giovanni Trapattoni. «Accadde», rammenta in conclusione l'ex bomber, «al termine di un'amichevole estiva disputata contro la Juve, alla quale segnai due gol, pur essendo marcato da Brio. Avevo già 35 anni e il Trap, avvicinandosi mi disse che se solo avessi avuto 10 anni in meno, mi avrebbe voluto con sè. Parole che non ho mai dimenticato e che allora, mi fecero piangere, di felicità, come un bambino». (s.d.c.)
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