Omeonga, ex calciatore del Pescara, denuncia: “Io picchiato dai poliziotti italiani”

2 Gennaio 2025

L’ex calciatore del Pescara Stephane Omeonga, che adesso milita in un club israeliano, ha raccontato di essere stato malmenato da poliziotti italiani sul volo Roma – Tel Aviv.

PESCARA. Il fatto sarebbe accaduto nel giorno di Natale su un volo di linea Roma-Tel Aviv. Omeonga ha raccontato sui social di avere subito una ingiustificata violenza da parte della polizia italiana, prima a bordo dell’aereo e poi in una stanza dell’aeroporto. Il giocatore belga,

28enne, che in Italia ha giocato con Pescara, Avellino e Genoa e che ora gioca nella serie B israeliana con il Bnei Sakhnin, club noto – si legge sull’Ansa – per avere nelle sue file sia calciatori ebrei che arabo-israeliani, nel raccontare l’episodio ha commentato sul profilo Instagram: “Come essere umano e come padre, non posso tollerare alcuna forma di discriminazione”.

Secondo la sua versione dei fatti, in parte documentata da un video su Instagram, sarebbe stato costretto a scendere dall’aereo, il volo Bruxelles-Tel Aviv con scalo a Roma Fiumicino. Una volta a terra, ammanettato, sarebbe stato malmenato dai poliziotti che successivamente lo hanno ammanettato. La versione delle forze di polizia invece discorderebbe da quanto raccontato dal calciatore. Pare che Omeonga fosse stato inserito nella black list di Israele e quindi una volta arrivato a Fiumicino, sarebbe stato invitato a scendere dall’aereo, nonostante tentasse di spiegare di essere cittadino belga e calciatore. Secondo la versione della polizia invece il centrocampista si sarebbe rifiutato di lasciare l’aereo per 20 minuti. Omeonga sarebbe stato denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.