VERSO PISA-PESCARA
Si fa male anche Balzano: la difesa ora è un rebus
Distorsione alla caviglia per il terzino, Drudi migliora ma è un’incognita
PESCARA. Piani sconvolti dall’ennesimo imprevisto. Domani sera (ore 21) contro il Pisa non ci sarà Antonio Balzano che in allenamento si è procurato una distorsione alla caviglia. Il terzino del Pescara era tornato in campo sabato scorso con la Juve Stabia a distanza di nove mesi dal grave infortunio al ginocchio (rottura del legamento crociato) e ora sarà costretto a saltare il match in Toscana e, forse, quello di lunedì (ore 21) all’Adriatico-Cornacchia contro l’Empoli. L’assenza del 34enne di Bitonto complica il progetto tattico di Nicola Legrottaglie che alla ripresa del torneo aveva avuto risposte molto incoraggianti dall’utilizzo del nuovo sistema di gioco, il 4-4-1-1, con Zappa centrocampista di destra e Balzano esterno basso a coprire le spalle all’ex Inter.
A questo punto, il tecnico dovrà scegliere se proseguire con lo stesso modulo, adattando qualcuno nel ruolo di terzino destro (Bettella o Masciangelo), oppure riproporre il 4-3-3/4-3-2-1. Dalla seduta di ieri non sono emerse indicazioni precise e questa mattina, durante la rifinitura, Legrottaglie prenderà la decisione definitiva. In caso di ritorno alla mediana a tre, spazio a Memushaj, Kastanos e Busellato, in attacco possibile inserimento di Clemenza a supporto di Galano e Pucciarelli. Aria di derby per quest’ultimo, toscano di Montemurlo (provincia di Prato, 80 chilometri da Pisa) cresciuto calcisticamente nell’Empoli che ha sfidato varie volte i nerazzurri solo nelle giovanili. Gli ultimi incroci, oltre dieci anni fa nel torneo Primavera, con un gol in due gare (una vittoria e un pareggio). Intanto, arrivano buone notizie da Drudi, che ha smaltito i problemi muscolari e sarà a disposizione. Verso il completo recupero anche Palmiero. L’ex Cosenza ha lavorato con il gruppo e dovrebbe essere convocato, così come Melegoni che negli ultimi giorni ha accusato noie di natura muscolare. Oltre a Balzano, indisponibili Campagnaro, Marafini, Bocic e Di Grazia.
Mal di trasferta. Dopo aver ripreso il cammino con il piede giusto all’Adriatico, per avvicinarsi alla zona play off sarà necessario tornare a fare punti fuori casa. Bisogna interrompere la pessima tendenza in trasferta che ha caratterizzato il periodo precedente allo stop al campionato. Legrottaglie aveva debuttato col botto sulla panchina biancazzurra vincendo a Udine contro il Pordenone (2-0 il 25 gennaio), ma da quel giorno la squadra è rimasta sempre a bocca asciutta nei successivi incontri disputati lontano dalle mura amiche: 4 ko di fila contro Virtus Entella (0-2), Crotone (1-4), Spezia (0-2) e Benevento (0-4) con ben 12 reti subite e solo una realizzata. Urge una svolta, anche se la caccia all’ottavo posto è resa ancora più insidiosa dal nome dell’avversario di turno. In casa del Pisa, infatti, il Pescara non ha mai vinto in 13 partite giocate (4 pareggi e 9 sconfitte).
Cosenza-Kanoutè. Il club calabrese sembrerebbe intenzionato a riscattare per 4 milioni di euro il centrocampista di proprietà del Delfino e rivenderlo al Monaco o al Lille, società interessate al 21enne senegalese.
Il programma. Stamani all’Ekk hotel di Città Sant’Angelo nuovo ciclo di tamponi per calciatori e staff. A seguire, allenamento al Poggio degli Ulivi e, dopo pranzo, partenza per il ritiro in Toscana. Nell’organizzazione della trasferta la società è obbligata a rispettare le prescrizioni del protocollo sanitario che prevedono il distanziamento sui mezzi di trasporto e l’alloggio in una struttura alberghiera ad uso esclusivo. In totale, la comitiva biancazzurra presente a Pisa sarà composta da 36 persone. Squadra e staff tecnico (30 unità) viaggeranno a bordo di un pullman, 4 membri dello staff sanitario su un pulmino e un altro mezzo trasporterà i 2 magazzinieri. Domani mattina, dopo la colazione, il Delfino effettuerà una seduta di risveglio muscolare in hotel e in serata, un’ora prima del fischio d’inizio, intorno alle 19,30, raggiungerà l’Arena Garibaldi con l’obiettivo di espugnare lo stadio tabù.
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