«Siamo in vetta per restarci»

Cuccureddu: «Ma il Pescara deve chiudere prima le partite».

PESCARA. Vittoria e primato in classifica. Cosa chiedere di più oggi al Pescara? Qualcosa, forse, c’è: quei tanti punti buttati in trasferta. Ma per adesso va bene così. Portogruaro e, soprattutto, Verona sono state agganciate e da qui in avanti deve iniziare il vero campionato del Pescara. Ora la vetta della graduatoria è stata raggiunta e i biancazzurri devono cercare di rimanerci il più a lungo possibile. Non è una richiesta folle, anzi. Antonello Cuccureddu questo lo sa e non vede l’ora di provare il sorpasso decisivo per la vittoria del campionato. Per adesso, però, meglio pensare al presente senza troppi voli pindarici. «Stiamo crescendo», dice in sala stampa Cuccureddu. «Abbiamo sofferto e alla fine abbiamo meritato di vincere. Davanti a noi c’era una squadra forte che ci ha creato non pochi problemi. La vittoria è stata sacrosanta, anche se dobbiamo chiudere prima le partite per cercare di soffrire di meno».

Pignolo, ma felice il tecnico del Pescara che non può non dedicare i tre punti ai 7.500 dell’Adriatico che hanno sfidato freddo, vento e pioggia. «Questa è una vittoria da dedicare ai nostri tifosi. Sono stati straordinari come sempre e non mi stancherò mai di dirlo». E il primato in classifica lascia ben sperare per il futuro. «Questo è un campionato molto equilibrato», osserva l’ex juventino. «Io ho sempre detto che le squadre ambiziose sarebbero uscite alla distanza. Ternana e Portogruaro sembravano formazioni in grado di vincere il campionato. Poi, invece, hanno avuto problemi. Restiamo calmi, senza montarci la testa. Il campionato non si vince adesso». E poi sul gol fantasma del Ravenna aggiunge: «Non so cosa dire, perché dalla panchina non si è visto bene».

Dalla panchina Cuccureddu ha visto, comunque, un buon Pescara. «Il primo tempo siamo andati bene, anche se il Ravenna ha provato a crearci qualche problema. Poi, nella ripresa, siamo andati decisamente meglio, giocando bene in velocità». E con il Ravenna hanno brillato anche i nuovi innesti Zanon e Coletti. «Faccio i complimenti a tutti e due. Si sono fatti trovare pronti e sono felice per questo. Mi fa piacere avere gente che lotta in ogni momento del torneo. Questa è una squadra compatta che ha ottimi elementi in tutti i reparti». E poi Cuccureddu analizza una settimana passata, con un po’ di critiche, anche dalla dirigenza. «Le critiche fanno parte del gioco e le accetto, ma che non siano distruttive per la stabilità dell’ambiente». E il Pescara è ancora in perfetta media inglese: «Se vinciamo in casa e pareggiamo in trasferta, alla fine vinciamo il campionato».

Massimo Ganci guarda il foglio della classifica e si ferma a guardare un dato importante. «Siamo primi e fa piacere, ma stavo notando i gol subiti del Verona (solo due,ndc) è un dato importante». Importante certo perché il Verona è una diretta concorrente per la promozione in B. L’ex attaccante del Bari è felice per la sua prestazione. «Il mio gol è il frutto del lavoro della squadra e devo ringraziare Dettori per l’assist». E continua: «E’ una vittoria meritata per il gruppo che ha dimostrato di essere cattivo e attento al punto giusto. Siamo stati bravi nella gestione del risultato e non abbiamo sofferto come accaduto in precedenza». E da oggi il Pescara è capolista. «Siamo un buon gruppo, ma il campionato è lungo. Cerchiamo di fare più punti possibile e tra qualche mese tireremo le somme.

Di serie C a Pescara c’è solo la denominazione della categoria, perché tifosi, piazza, stadio, società e organizzazione non c’entrano nulla con questa categoria. Per questi motivi cerchiamo di tornare presto dove ci compete, in serie B». Massimo Bonanni ha festeggiato il primo gol, con tanto di dedica al primogenito Federico, nato poche settimane fa. «Il gol è tutto per lui», sottolinea il possente esterno del Pescara. «Con questa vittoria abbiamo dimostrato di avere gli attributi giusti per fare bene». Da oggi inizia la vera galoppata alla serie cadetta? «Io sono qui perché ho sposato un progetto. Noi proviamo a vincere il campionato, ma il progetto non è quello del Pescara ammazzacampionato. Restiamo umili e alla fine vedremo se siamo stati bravi da meritare la B».