Siena più forte che mai, riparte la caccia

7 Ottobre 2009

Tutte dietro la Montepaschi e la Tercas Teramo non è più una sorpresa

È il 16 giugno quando si consuma l’ultimo atto della scorsa stagione: sotto una pioggia di lustrini tricolore c’è Siena che alza la coppa di campione d’Italia 2008-2009. Ed è il 4 ottobre quando va in scena il primo atto della stagione 2009-2010, ma la fotografia è sempre la stessa: Siena alza la Supercoppa. Cambiano i comprimari (a giugno c’era Milano, tre giorni fa la Virtus Bologna) ma la protagonista resta sempre lei, la Mens Sana basket, ovvero la Montepaschi Siena, la squadra che da quattro stagioni domina incontrastata in Italia.

Il campionato di serie A 2009-2010 che comincia domenica prossima ha in definitiva un solo interrogativo: chi riuscirà a sfidare la Montepaschi nella finale play off? Ovviamente si dà per scontato (anche se non lo è) che i senesi arriveranno primi nella stagione regolare. Tutto può succedere, però: lo sport riserva sempre qualche sorpresa. Di sicuro Siena si è ulteriormente rafforzata con l’arrivo di David Hawkins da Milano. Dinamismo, potenza agonistica, tecnica: senza queste qualità, senza il suo apporto che nell’occasione si rivelò determinante, difficilmente l’Armani Jeans avrebbe superato la Banca Tercas Teramo nei quarti di finale dei play off, come ricordano bene i tifosi abruzzesi.

Anche se a sentire il presidente Livio Proli la partenza di Hawkins avrebbe liberato l’Olimpia da un pesante fardello: il “Falco” è super, ci mancherebbe, ma - questo in sintesi il ragionamento di Proli - siccome tutto ruotava intorno a lui, condizionava troppo la squadra, rendendola prevedibile. Contento lui. Ma chissà, magari avrà anche ragione. Di sicuro ha avuto ragione a prendere da Siena Morris Finley, il cambio di McIntyre in cabina di regia alla Montepaschi, e forse anche a dare via Luca Vitali - ceduto alla Lottomaticaa Roma - giocatore che non è mai riuscito ad esprimere il suo indiscutibile talento nei ranghi dell’Olimpia.

Detto delle due finaliste-scudetto, il lotto delle pretendenti si restringe - almeno sulla carta - alle altre squadre di Eurolega - Roma e Treviso - e al Bologna. Quest’ultima, in particolare, ha un Moss in più nell’organico e un giocatore come l’ex ala biancorossa può dare tantissimo alla squadra. Come potrà farlo - quando riuscirà a recuperare dall’infortunio che lo terrà lontano dai parquet per due o tre mesi - un playmaker come Andrè Collins (l’anno scorso a Ferrara), decisamente più uomo-squadra e più adatto al basket europo di quanto non si sia dimostrato Earl Boykins.

E Teramo? Ormai non può più partire da outsider, ma sebbene abbia confermato (ovviamente) la guida tecnica e diversi giocatori-chiave (Poeta e Amoroso su tutti), ha un Moss in meno e l’innesto dei nuovi rappresenta ancora un’incognita, anche perché gli infortuni del pre-campionato non ne hanno certo agevolato l’inserimento. In ogni caso la permanenza di coach Capobianco è una garanzia: lo spettacolo, anche per la prossima stagione, è assicurato.