Tercas, serve lo spirito di Berlino

29 Novembre 2009

Teramo ha bisogno di punti e deve trovarli sul difficile campo di Biella

TERAMO. Le quote di Matchpoint non sono proprio incoraggianti: la vittoria della Banca Tercas Teramo a Biella viene pagata 3.10, mentre il successo dei padroni di casa è quotato 1,30. Solo per fare un raffronto, la vittoria di Caserta a Bologna viene pagata 2,60.

Classifica alla mano, sono quotazioni del tutto logiche. L’Angelico Biella - cui ultimamente sembra riuscire tutto quello che invece al Teramo sfugge per un soffio, ivi compresa la vittoria in Eurocup con i cechi del Nymburk - ha un ottimo ruolino di marcia: 5 vittorie di cui tre in trasferta (a Varese, Roma e Cantù), e una sconfitta interna con la Montepaschi Siena che sembra quasi un successo, visto che ha ceduto alla schiacciasassi del campionato di soli 8 punti, il divario più basso con cui la Mensana ha battuto le avversarie incontrate finora in Italia.

Un quintetto, quello allenatoto dal coach Luca Bechi, in cui sta brillando in particolar modo la stella di Pietro Aradori, il giovane azzurro che quest’anno sembra aver trovato un’ottima vena realizzativa: Aradori sta segnando con una media di 17.4 punti a partita, con l’82.3% dalla lunetta, il 46,9% dall’arco e il 54% da due. Grazie anche a una media di 5 rimbalzi ha più di 20 di valutazione.

Grande rendimento finora anche da parte del playmaker Joe Smith (riconfermato, al pari di Aradori), mentre sotto i tabelloni c’è una vecchia conoscenza del Teramo basket, l’ex biancorosso Pervis Pasco. Parte dalla panchina, invece, il veterano azzurro Matteo Soragna, a lungo inseguito dal Teramo la scorsa estate.
«A livello difensivo», spiega coach Andera Capobnanco presentando la gara, «la nostra attenzione dovrà focalizzarsi sul non farli correre e su tutte le situazioni di collaborazione offensiva (pick and roll, penetra e scarica, palla al pivot). Dovremo essere molto concentrati, azione per azione, per poterci giocare la partita fino alla fine».

La Banca Tercas ha un estremo bisogno di punti - e di morale - e uno dei posti più difficili per andarseli a prendere adesso è proprio il palasport di Biella, ma se si riparte dallo spirito di Berlino tutto è possibile. Una prestazione, quella sfoderata dal Teramo nella O2 Arena della capitale tedesca, che con un ritrovato Poeta, l’ottimo Diener, il micidiale tiro di Hoover, la solidità di Jurak e l’immancabile, determinante apporto di Amoroso, ha fatto dimenticare i tanti problemi ancora irrisolti: dal desaparecido Thomas all’enigma Jones.