Alba Adriatica, i carabinieri sequestrano un opificio tessile cinese

23 Gennaio 2013

Sequestrato un opificio artigianale gestito da cittadini cinesi in via Bafile, ad Alba. I militari, avvertiti dalle segnalazioni di alcuni cittadini della zona, hanno fatto irruzione nei locali del laboratorio di produzione tessile, rilevando l’assoluta inesistenza di requisiti igienici e di sicurezza, individuando anche la presenza di un cittadino cinese irregolare

ALBA ADRIATICA.I carabinieri della stazione di Alba Adriatica e del nucleo ispettorato del lavoro di Teramo hanno sequestrato un opificio artigianale gestito da cittadini cinesi in via Bafile, ad Alba. I militari, avvertiti dalle segnalazioni di alcuni cittadini della zona, hanno fatto irruzione nei locali del laboratorio di produzione tessile, rilevando l’assoluta inesistenza di requisiti igienici e di sicurezza, individuando anche la presenza di un cittadino cinese irregolare.

Secondo quanto accertato, nell’opificio non venivano rispettati i requisiti antinfortunistici, così come le norme sull’impiego di lavoratori, con particolare ricorso alla manodopera in nero. I carabinieri hanno denunciato Z.J. di 38 anni, commerciante domiciliata ad Alba, titolare dell’opificio, per impiego di manodopera clandestina, occupazione di manodopera senza contratto di lavoro e senza assunzione. T.C. (39), senza permesso di soggiorno, è stato denunciato per ingresso e soggiorno illegale nel territorio italiano. I macchinari e i locali, del valore complessivo di 140 mila euro, sono stati sequestrati così come sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 190 mila euro in materia di lavoro nero.