Caldaie, via all’accensione L’obiettivo è risparmiare

Da oggi si possono far partire gli impianti di riscaldamento in tutta la regione Il tecnico: «In casa tenete temperature costanti». Da rivedere la legge sui controlli

PESCARA. L'intensa ondata di maltempo che si è abbattuta, non senza disagi, negli ultimi giorni sull'Abruzzo spalanca le porte all'inverno, portando, tra l'altro, un calo delle temperature. E, come previsto, da oggi è possibile accendere i termosifoni in tutta la regione. Fanno eccezione L'Aquila, dove gli impianti possono essere attivati già dal primo novembre, e i comuni al di sopra dei mille metri per i quali non sono previste limitazioni. La data di accensione, infatti, varia a seconda della zone climatiche.

Prima di riattivare gli impianti, però, è bene accertarsi che sia tutto a posto, seguendo le indicazioni suggerite dalla casa madre.

In tutta la regione sono molti gli operatori abilitati ad eseguire gli interventi di manutenzione e proprio per questo i prezzi sono omogenei: circa 70 euro, a meno che non siano necessari interventi particolari. «Prima di riaccendere il riscaldamento"», spiega Adriano D'Onofrio, titolare della M.G. Impianti, che opera nel Teramano, «è bene far controllare l'impianto da un tecnico autorizzato, perché possono verificarsi diversi problemi, dalla canna fumaria ostruita alle prese d'aria e di ventilazione sporche, fino alle perdite di gas. E' inoltre opportuno accertarsi che l'impianto abbia tutti i requisiti di idoneità in termini di sicurezza». «È bene rispettare la cadenza dei controlli», aggiunge l'esperto, «sia quelli suggeriti dal produttore che quelli biennali per la “prova dei fumi”. Per una maggiore sicurezza è inoltre opportuno rivedere gli impianti a gas che abbiano le giunture sotto traccia, così da verificare che sia tutto a posto».

Se in tempo di crisi si cerca di risparmiare in ogni modo, con gli impianti di riscaldamento è possibile farlo prestando attenzione al tipo di utilizzo. «Le indicazioni variano da caldaia a caldaia e da edificio a edificio», osserva D'Onofrio, «ma un suggerimento può essere quello di evitare accensioni e spegnimenti rapidi, preferendo un consumo costante ad una temperatura non elevata».

In Abruzzo, per quanto riguarda le caldaie, si spende un po' di più rispetto ad altre regioni. «In base ad una legge regionale del 2007», spiega infatti il segretario dell'Adiconsum (consumatori) Pescara, Alberto Corraro, «dobbiamo effettuare le operazioni di manutenzione ogni anno. Il Dpr 74 del 2013, entrato in vigore a luglio scorso, indica però il tempo di 4 anni come cadenza dei controlli per gli impianti a gas metano o gpl. Si tratta di livelli standard e la Regione deve fare il possibile per arrivare a questo obiettivo, che consentirebbe un risparmio per i cittadini, pur salvaguardando la sicurezza».

Lorenzo Dolce

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