PESCARA
Frodi alimentari e zootecnia, sequestri e attività sospese dai Nas
Bloccate 3mila 150 tonnellate di cereali per un valore di circa 3milioni di euro nel Chietino. Attività sospesa in un altro capannone
PESCARA. Frodi alimentari e allevamenti zootecnici: sequestri e attività sospese nel corso di due distinte operazioni dei Nas di Pescara. In una ispezione condotta dai militari per la Tutela della salute in un deposito di cereali a uso zootecnico del Chietino, il legale rappresentante dell’azienda è stato segnalato all’autorità amministrativa per aver mantenuto la struttura in uno stato di gravi carenze igienico sanitarie, caratterizzate dalla presenza invasiva di stormi volatili, piumaggio ed escrementi . L’Asl di Lanciano-Vasto-Chieti ha disposto l’immediata sospensione dell’intera attività e il sequestro di 3mila 150 tonnellate di cereali custodite nel deposito. Il valore dei provvedimenti è di circa 3 milioni di euro.
Nell’altra ispezione, mirata a reprimere frodi in ambito alimentare, i carabinieri del Nas hanno concentrato l’attenzione su un capannone dai connotati apparentemente “sospetti”. Dagli archivi informatici, infatti, non emergeva alcuna corrispondenza tra l’indirizzo in cui è dislocata la struttura e la presenza di attività commerciali. Sono stati sufficienti pochi servizi di controllo per convincere i carabinieri che nel capannone si svolgevano attività commerciali abusive. All’atto della verifica, i Nas si sono trovati davanti a uno stabilimento di 1.600 metri quadrati adibito abusivamente alla produzione di additivi alimentari (fermenti lattici, lieviti, enzimi, coadiuvanti tecnologici) privo di autorizzazioni oltre che in precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali. E’ stato inoltre riscontrato che non venivano applicate le procedure aziendali di rintracciabilità degli alimenti né il piano di autocontrollo aziendale basato sui sistemi Haccp (acronimo dall'inglese hazard analysis and critical control points, traducibile in sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici). Il titolare del capannone è stato segnalato all’autorità amministrativa e sanitaria e 38 tonnellate di materie prime e semilavorati alimentari sono state sottoposte a vincolo sanitario. Disposta l’immediata sospensione dell’intera attività fino al completo ripristino dei necessari requisiti igienico strutturali e autorizzativi.
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