L'AQUILA

Gaia Sabbatini parla di fisica per la serie tv “Alè Europe”

L'olimpionica abruzzese sul set nei laboratori del Gran Sasso

L’AQUILA. La plurititolata campionessa mezzofondista Gaia Sabbatini, gloria tutta abruzzese (è nata a Teramo, il 10 giugno 1999) è a Campo Imperatore per girare la dodicesima e ultima puntata di “Alè Europe”, la nuova serie prodotta da Red Carpet che con l’olimpionica racconterà le attività di ricerca dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn. Ultimo ciak di “Alè Europe”, format originale e inedito, la due giorni a Campo Imperatore chiude le riprese della serie, che entro fine aprile sarà disponibile su Chili.

Nel corso delle puntate i 12 campioni coinvolti – del livello di Vincenzo Nibali, Manuel Pasqual, Monica Contraffatto e Letizia Paternoster, per citarne alcuni – hanno raccontato le loro storie, scoprendo dei punti di contatto inaspettati con progetti di successo resi possibili dalle iniziative e dai fondi dell’Unione Europea: storie di rinascita di luoghi e monumenti, riqualificazione di aree, ricerca scientifica, nuove tecnologie, associazioni ed eventi in zone dell’Italia in cui sono cresciuti o con cui hanno un legame particolare.

L’episodio con Gaia mette al centro dunque i Laboratori del Gran Sasso, infrastruttura di ricerca dedicata all’astrofisica particellare. Alcune delle attività di ricerca qui svolte, finanziate con fondi europei, verranno raccontate da Gaia Sabbatini insieme a Luca Pattavina, ricercatore dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare e vincitore del finanziamento europeo “Consolidator Grant” dell’Erc – European research council, per il suo progetto Res-Nova sullo studio delle sorgenti dei neutrini astrofisici attraverso l’utilizzo del piombo archeologico.“Alè Europe” è un progetto vincitore per la prima volta in assoluto del bando europeo “Call for proposals - Support for information measures relating to the EU Cohesion policy”. Il progetto è stato sviluppato con il sostegno finanziario dell’Unione Europea.