Gli ex minatori sfilano in corteo
Ad Altino s’inaugura un bronzo donato da emigrati svizzeri
VASTO. Il Comune di Vasto è presente alle manifestazioni organizzate per ricordare il cinquantenario della tragedia di Marcinelle. Il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte, è in Belgio per rappresentare l’amministrazione. Con lui si trova Luigi Medea, vicepresidente dell’associazione Pro emigranti. Per motivi di salute, non è partito il presidente Silvio Petroro.
La delegazione vastese ha consegnato al direttore del museo di Marcinelle, Jean Luis Delact, una riproduzione del monumento all’Emigrante, inaugurato a Vasto, in piazza Belvedere Romani, il 3 agosto 1986. «Molti vastesi hanno avuto padri e nonni emigrati in Belgio.
Qualcuno di loro conosce bene l’inferno di Marcinelle», sottolinea Giuseppe Forte, «il Comune non poteva non offrire un doveroso omaggio ai minatori». La delegazione italiana ha raggiunto in volo Marcinelle ieri mattina. Alle 11,45 si è svolta la cerimonia davanti al monumento intitolato “Aux mineurs italiens”. A mezzogiorno, nel foyer del Ceme, ministero degli esteri, c’è stata la consegna delle medaglie ai familiari delle vittime da parte del viceministro degli affari esteri, Franco Danieli. Anche due paesi del Frentano, Altino e Palombaro, ricordano con manifestazioni e commemorazioni il 50esimo anniversario della trageda di Marcinelle.
Ad Altino , nel parco Gilberto Brunelli, si svolge una significativa manifestazione con l’inaugurazione del monumento all’Emigrante, opera bronzea alta due metri, dell’architetto svizzero Gianni Piombek, donata alla cittadina dai coniugi Laura e Americo Rossetti, emigranti altinesi in Svizzera da 40 anni. L’evento è promosso dall’amministrazione comunale e dalla Fnaam (Federazione nazionale delle associazioni abruzzesi e molisane).
A Palombaro , invece, l’associazione culturale Voci della Miniera, ha organizzato una manifestazione «all’insegna della difesa della memoria e della fratellanza comune in ricordo della tragedia mineraria del Bois du Cazier di Marcinelle». Dopo la messa delle 11, dalla chiesa del Santissimo Salvatore fino al Monumento ai Minatori, si snoderà un corteo con ex lavoratori delle miniere vestiti con le divise tipiche. Alle 21, infine, dopo una proiezione cinematografica di un documentario della catastrofe, sono previste testimonianze dei minatori del paese.
La delegazione vastese ha consegnato al direttore del museo di Marcinelle, Jean Luis Delact, una riproduzione del monumento all’Emigrante, inaugurato a Vasto, in piazza Belvedere Romani, il 3 agosto 1986. «Molti vastesi hanno avuto padri e nonni emigrati in Belgio.
Qualcuno di loro conosce bene l’inferno di Marcinelle», sottolinea Giuseppe Forte, «il Comune non poteva non offrire un doveroso omaggio ai minatori». La delegazione italiana ha raggiunto in volo Marcinelle ieri mattina. Alle 11,45 si è svolta la cerimonia davanti al monumento intitolato “Aux mineurs italiens”. A mezzogiorno, nel foyer del Ceme, ministero degli esteri, c’è stata la consegna delle medaglie ai familiari delle vittime da parte del viceministro degli affari esteri, Franco Danieli. Anche due paesi del Frentano, Altino e Palombaro, ricordano con manifestazioni e commemorazioni il 50esimo anniversario della trageda di Marcinelle.
Ad Altino , nel parco Gilberto Brunelli, si svolge una significativa manifestazione con l’inaugurazione del monumento all’Emigrante, opera bronzea alta due metri, dell’architetto svizzero Gianni Piombek, donata alla cittadina dai coniugi Laura e Americo Rossetti, emigranti altinesi in Svizzera da 40 anni. L’evento è promosso dall’amministrazione comunale e dalla Fnaam (Federazione nazionale delle associazioni abruzzesi e molisane).
A Palombaro , invece, l’associazione culturale Voci della Miniera, ha organizzato una manifestazione «all’insegna della difesa della memoria e della fratellanza comune in ricordo della tragedia mineraria del Bois du Cazier di Marcinelle». Dopo la messa delle 11, dalla chiesa del Santissimo Salvatore fino al Monumento ai Minatori, si snoderà un corteo con ex lavoratori delle miniere vestiti con le divise tipiche. Alle 21, infine, dopo una proiezione cinematografica di un documentario della catastrofe, sono previste testimonianze dei minatori del paese.