CORONAVIRUS
Il virologo: Abruzzo in piena terza ondata. E a Chieti pazienti trasferiti ad Atessa
Il direttore del laboratorio della Asl di Pescara, Paolo Fazii: "Le province di Pescara e Chieti «ai primi posti in Italia per incidenza". La variante inglese responsabile del 70% dei contagi
PESCARA. «L'Abruzzo è nella sua terza ondata di contagi. È il momento peggiore dall'inizio della pandemia, soprattutto per l'area metropolitana, ma fortunatamente oggi abbiamo una maggiore conoscenza della patologia e, di conseguenza, una migliore gestione dei pazienti». Lo afferma il virologo Paolo Fazii, direttore del laboratorio della Asl di Pescara, sottolineando che le province di Pescara e Chieti sono «ai primi posti in Italia per incidenza». All'origine della crescita repentina dei numeri, ricorda Fazii, membro del Gruppo tecnico scientifico regionale (Gtsr), «c'è la variante inglese, responsabile del 70% dei contagi. Il problema - aggiunge - in questo momento è l'area metropolitana tra le due province».
«In questa fase delicatissima - conclude l'esperto - dobbiamo contenere il più possibile la circolazione del virus. Chi ha diritto al vaccino non esiti a vaccinarsi. Contestualmente bisogna continuare a rispettare le regole e ad indossare le mascherine, che vanno cambiate spesso e, lo ricordo, vanno indossate sopra al naso, altrimenti è come non averle».
In Abruzzo, tra l'altro, si registrano anche alcuni casi di variante brasiliana, con un decesso a Francavilla. E si registra anche un caso di sospetta variante sudafricana.
A Chieti, otto pazienti che erano ricoverati nel reparto di Medicina del policlinico, sono risultati positivi al Covid-19. Tutti asintomatici, sono stati trasferiti nel tardo pomeriggio all'ospedale di Atessa. I pazienti, ricoverati per altre patologie, sono stati individuati grazie ai tamponi ai quali vengono sottoposti a scopo preventivo tutti i ricoverati. Nel nosocomio di Atessa gli otto positivi sono stati ricoverati, secondo quanto si apprende, in una cosiddetta "area bianca".