L'Abruzzo porta i suoi vini al Wine& Dine di Shanghai
Il vino e il cibo italiano alla prima edizione di Wine & Dine a Shanghai
PESCARA. A Shanghai si dà il via alla prima edizione di Wine& Dine dove sono stati presentati 17 espositori e 150 etichette di vino italiano. Tra queste anche alcune marche abruzzesi, un ulteriore tentativo di far conoscere le eccellenze abruzzesi all’estero.A Shanghai dal 18 al 20 settembre inizia la prima edizione del Wine& Dine Festival per celebrare l’Italia enogastronomica. Il padiglione italiano, che si preannuncia come il più ampio di questo evento, è curato e organizzato da “Vinitaly”, il più grande salone internazionale dedicato ai vini.
L’evento è stato organizzato dal quotidiano “Shanghai Morning post”, da “Gewara” (la Ticketone cinese) e dalla Bank of Communication con Unionpay, la carta di credito più diffusa in Cina. Sono 20 mila i biglietti venduti e per sabato e domenica è previsto il tutto esaurito. È stato un anno intenso per Vinitaly, tra l’expo Roadshow e la seconda edizione dell’esibizione a Chengdu, ora è pronta per mostrare le eccellenze enogastronomiche dell’Italia a Shanghai, in una delle città emblema del progresso cinese.
Nel padiglione ci saranno anche 10 chefs, tra cui Marco Barbieri e Jaky Xue, due cuochi simbolo della cucina italiana che cucineranno nel padiglione italiano per tutta la durata dell’evento. Jacky Xue chiuderà persino uno dei suoi ristoranti per poter dare il massimo nei suoi piatti insieme a uno staff di 15 cuochi. Stevie Kim, direttore di Vinitaly international dichiara: “Il cibo italiano insieme al vino rappresentano la strategia vincente per avvicinarsi alle aspettative dei consumatori cinesi”.
Shanghai è sempre stata una città all’avanguardia, per cui lo scopo di Vinitaly è soprattutto quello di osservare le nuove tendenze dei consumatori profondamente diverse da quelle delle altre città cinesi. Insomma, vuole cercare nuovi mezzi per promuovere il vino italiano nel commercio cinese. Prima di tutto, rimanendo al centro della distribuzione partendo da Chengdu fino a Shanghai, e poi, cercando di conquistare i consumatori cinesi grazie alla degustazione dei migliori vini italiani.
Inoltre, anche quest’anno l’Italia si conferma tra i primi paesi esportatori di vino in Cina. “Con 9,35 milioni di litri di vino esportato nei primi sei mesi del 2015 l’Italia si conferma ai primi posti tra i Paesi esportatori di vino verso la Cina consolidando la sua posizione in uno dei mercati più interessanti e in espansione – commenta il Presidente di Veronafiere Ettore Riello. – L’evento di Shanghai rappresenta per Veronafiere e Vinitaly un ulteriore riconoscimento del nostro know-how e una ulteriore opportunità per far crescere all’estero la vera cultura dell’eccellenza produttiva italiana".
L’evento quindi rappresenta un’ulteriore opportunità per l’Italia in generale e per l'Abruzzo in particolare di incrementare la proprio capacità produttiva e ampliare il suo commercio in un mercato con profonde potenzialità e in una delle aree più fiorenti per il vino. Da anni c’è un ampliamento dei consumi da parte dei cinesi a dimostrazione che il vino d’esportazione non è più riservato solo alla fascio alta, ma anche alla classe media.