ABRUZZO
Nel 2021 in regione 2.729 incidenti stradali e 80 morti
I feriti sono stati 3.822. A livello territoriale, in testa, per numero di sinistri, c'è il Pescarese
PESCARA. Sono 2.729 gli incidenti stradali registrati nel 2021 in Abruzzo. Hanno causato la morte di 80 persone e il ferimento di altre 3.822. E' quanto emerge dal report regionale diffuso oggi dall'Istat, secondo cui lo scorso anno è stato caratterizzato dalla ripresa graduale delle attività e del traffico stradale, pur risentendo ancora di periodi di lockdown leggeri diversificati sul territorio.
Rispetto al 2020, aumentano gli incidenti (+23,8%), le vittime della strada (+35,6%) e i feriti (+23,7%) in linea con quanto registrato a livello nazionale. A livello territoriale, in testa, per numero di incidenti, c'è il Pescarese, con 745 incidenti, che hanno provocato nove morti e 984 feriti. Segue il Teramano con 744 incidenti, 15 morti e 1.088 feriti. Poi ci sono il Chietino (672 incidenti, 30 morti, 915 feriti) e l'Aquilano (568 incidenti, 26 morti, 835 feriti).
La variazione più significativa è quella registrata in provincia di Chieti, dove i morti aumentano di 16 unità rispetto al 2020; seguono L'Aquila (+9) e Teramo (+1). L'unico territorio in cui i decessi diminuiscono è il Pescarese (-5).
L'incidentalità, rileva l'Istat, nel 2021 rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia: ancora in evidenza le criticità della SS016, lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (86,5 decessi e 120 feriti) e delle strade SS017 e SS005 (Figura 2). L'indice di mortalità diminuisce nelle province di Teramo e Pescara, cresce in quelle di L'Aquila e Chieti.