AMBIENTE

Nuove trivelle con il decreto che abbassa i limiti a 10 km

PESCARA. Con il decreto Sviluppo torna il rischio petrolizzazione per l'Abruzzo.Le norme non sono ancora definitive ma il testo del Decreto apre a nuove opportunità per le compagnie petrolifere, che...

PESCARA. Con il decreto Sviluppo torna il rischio petrolizzazione per l'Abruzzo.Le norme non sono ancora definitive ma il testo del Decreto apre a nuove opportunità per le compagnie petrolifere, che interessano anche l'Abruzzo. Il capitolo V del decreto prevede, su proposta del ministro Corrado Passera, di dare via libera alle trivellazioni petrolifere e gasiere con un limite per gli interventi off shore che passa da 12 a 5 miglia marine (circa 10 km).Legambiente nel rapporto "Un mare di trivelle" afferma che le licenze riguardano vaste zone fra le quali 3 nel mare tra Marche e Abruzzo e 2 in Puglia.

«Il pericolo esiste ed è concreto in particolare per la costa teatina», dicono i consiglieri del Pd Camillo D'Alessandro e Claudio Ruffini , «invitiamo il presidente Chiodi e tutto il consiglio regionale ad esprimere pubblicamente la propria contrarietà alla trivellazione selvaggia. La nostra economia ha bisogno di sostegno allo sviluppo eco-sostenibile e non di un'economia petrolifera che avvantaggia solo alcune multinazionali e non crea alcuna occupazione».