Unicredit: 5,5 miliardi per le imprese
Presentato il piano finanziario per le aziende di Abruzzo, Molise, Lazio e Sardegna
PESCARA. Unicredit intende mantenere e consolidare la sua presenza di riferimento nel Centro Italia puntando sulle aziende del territorio cui assicura 5,5 miliardi di euro di nuova finanza in queste regioni. Abruzzo, Molise, Lazio e Sardegna. Il gruppo declina così con «Unicredit per il Centro» il piano nazionale «Unicredit per l'Italia» a sostegno dell'economia del Paese.
La banca si impegnerà anche ad accompagnare all'estero 1.300 aziende grazie alla piattaforma Unicredit International e alla sua rete estera. L'iniziativa, annunciata ieri a Roma dal country chairman per l'Italia, Gabriele Piccini, alla presenza del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il responsabile del territorio per l'istituto di credito, Felice delle Femmine, prevede una articolata serie di interventi.
Una parte (1,2 miliardi) sarà destinata al rafforzamento patrimoniale delle imprese mentre 1,8 miliardi all'innovazione.
Circa 2,5 miliardi prenderanno la strada del finanziamento e l'ottimizzazione del capitale circolante con un piano specifico su Unicredit Factoring per accelerare lo smobilizzo dei crediti verso la pubblica amministrazione.
Unicredit è in grado di «erogare ora credito alle imprese in Italia grazie all'aumento di capitale da 7 miliardi di euro che consentirà di finanziare quelle aziende sane che per fortuna sono la gran parte». Lo ha affermato il country chairman per l'Italia di Piazza Cordusio, Piccini, presentando il piano di supporto alle aziende del territorio del Centro Italia.
Secondo Piccini, «le banche in passato hanno dato troppo credito e ora capitale e liquidità sono beni ridotti che non possiamo buttare via e abbiamo la responsabilità di selezionare bene le aziende».
Per questo, Piccini ha sottolineato l'importanza dell'aumento di capitale dove «azionisti e la rete non hanno fatto mancare il loro impegno nonostante il difficile momento che ha fatto temere per il suo esito».
Alla presentazione del programma, nella sede centrale della banca a Roma in via Lata, c'erano anche Giampaolo Letta, presidente del consiglio del territori Roma, il presidente di Unindustria Lazio, Aurelio Regina, il direttore del Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato) di Roma, Lorenzo Tagliavanti, e il presidente dell Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Paolo Buzzetti. Il piano, ha detto il sindaco di Roma, Alemanno, è «un segnale di fiducia e speranza che viene data al territorio soprattutto per gli investimenti sulle innovazioni e sulla creazione di nuove imprese».
«A Roma», ha detto Alemanno, «interessa in particolare, il discorso della filiera del turismo congressuale. Il prossimo anno sara pronto il nuovo centro congressi e questo ci permettera sostanzialmente di partecipare al rilancio del settore in maniera molto forte».
«Ciò», ha concluso il sindaco di Roma, «permetterà di recuperare altre percentuali di accessi di turismo e di punti di graduatoria a livello europeo». (cr.re.)
La banca si impegnerà anche ad accompagnare all'estero 1.300 aziende grazie alla piattaforma Unicredit International e alla sua rete estera. L'iniziativa, annunciata ieri a Roma dal country chairman per l'Italia, Gabriele Piccini, alla presenza del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il responsabile del territorio per l'istituto di credito, Felice delle Femmine, prevede una articolata serie di interventi.
Una parte (1,2 miliardi) sarà destinata al rafforzamento patrimoniale delle imprese mentre 1,8 miliardi all'innovazione.
Circa 2,5 miliardi prenderanno la strada del finanziamento e l'ottimizzazione del capitale circolante con un piano specifico su Unicredit Factoring per accelerare lo smobilizzo dei crediti verso la pubblica amministrazione.
Unicredit è in grado di «erogare ora credito alle imprese in Italia grazie all'aumento di capitale da 7 miliardi di euro che consentirà di finanziare quelle aziende sane che per fortuna sono la gran parte». Lo ha affermato il country chairman per l'Italia di Piazza Cordusio, Piccini, presentando il piano di supporto alle aziende del territorio del Centro Italia.
Secondo Piccini, «le banche in passato hanno dato troppo credito e ora capitale e liquidità sono beni ridotti che non possiamo buttare via e abbiamo la responsabilità di selezionare bene le aziende».
Per questo, Piccini ha sottolineato l'importanza dell'aumento di capitale dove «azionisti e la rete non hanno fatto mancare il loro impegno nonostante il difficile momento che ha fatto temere per il suo esito».
Alla presentazione del programma, nella sede centrale della banca a Roma in via Lata, c'erano anche Giampaolo Letta, presidente del consiglio del territori Roma, il presidente di Unindustria Lazio, Aurelio Regina, il direttore del Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato) di Roma, Lorenzo Tagliavanti, e il presidente dell Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Paolo Buzzetti. Il piano, ha detto il sindaco di Roma, Alemanno, è «un segnale di fiducia e speranza che viene data al territorio soprattutto per gli investimenti sulle innovazioni e sulla creazione di nuove imprese».
«A Roma», ha detto Alemanno, «interessa in particolare, il discorso della filiera del turismo congressuale. Il prossimo anno sara pronto il nuovo centro congressi e questo ci permettera sostanzialmente di partecipare al rilancio del settore in maniera molto forte».
«Ciò», ha concluso il sindaco di Roma, «permetterà di recuperare altre percentuali di accessi di turismo e di punti di graduatoria a livello europeo». (cr.re.)
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