9 aprile

Oggi, ma nel 1682, nel Minnesota, in America, l’esploratore francese ed ex gesuita Renè Robert Cavalier de la Salle, classe 1643, scopriva le sorgenti del fiume Mississipi, lungo 3778 chilometri, dal Lago Itasca, dopo aver a lungo peregrinato, dall’area nella quale nel 1780 sorgerà la città di Chicago fino al Golfo del Messico, termine naturale del corso d'acqua, insieme al viaggiatore italiano Enrico Tonti, del 1704. Quest’ultimo era figlio di Lorenzo, già governatore della fortezza di Gaeta riparato in Francia -dove era stato collaboratore del cardinale Giulio Mazzarino da Pescina- dopo la rivolta di Masaniello. La Salle era giunto in Quebec con Enrico Tonti, che aveva un uncino da bucaniere al posto della mano sinistra, per via dell’incidente occorsogli nel 1668 durante le guerre siciliane, e per questo era soprannominato “mano di ferro”, il 15 settembre 1678. La loro azione esplorativa, durante il periodo di colonizzazione francese del nuovo continente, aveva enorme risalto. Verrà ricordato con una placca commemorativa (nella foto, particolare) in bronzo posta proprio nell’abitato di Chicago, precisamente nell’angolo sud-ovest del basculante DuSable bridge, in Michigan Avenue, sul fiume i cui misteri aveva contribuito a svelare, che sarà fatta realizzare a James Earle Fraser da William Wrigley junior per conto della Società delle Dame coloniali dell’Illinois, nel 1928, sotto gli auspici della Società storica di Chicago. Opera che contemplerà anche la commemorazione di Tonti, meglio conosciuto come “Henri de Tonti”, secondo la pronuncia transalpina adottata durante il periodo al servizio della Marina militare di Parigi. La memoria di Tonti verrà onorata, a partire dal 1898, anche con la creazione di Tontitown, nell’Arkansas, sulle Ozark Mountains, ad opera del gruppo di immigrati provenienti dal Belpaese e capeggiati da padre Pietro Bandini, da Forlì, del 1852, sacerdote appartenente alla Compagnia di Gesù e primo sindaco del nuovo insediamento.