Agenti uccisi: solidarietà e commozione per Matteo e Pierluigi, "I figli delle stelle" / VIDEO
Il questore: «Ho quasi la sensazione fisica della città e del Paese che ci abbraccia». E sui social diventa virale il video dei due poliziotti in servizio in una notte di ordinaria amministrazione
TRIESTE. Prosegue il saluto composto dei triestini ai due agenti uccisi nella sparatoria di venerdì. In centinaia sono giunti in questura per raccogliersi davanti al monumento ai caduti, da mattina a sera. Qualcuno lascia un messaggio di saluto su un albo, altri osservano un minuto di silenzio davanti alle foto dei due agenti, appoggiate al centro del monumento. Sono sempre più numerosi i fiori deposti all'ingresso principale. Tra gli omaggi a Pierluigi e Matteo, c'è anche una volante giocattolo della polizia, lasciata probabilmente da uno dei tanti bambini arrivati con i genitori.
Sui social è intanto diventato virale un video diffuso dai profili della polizia in cui si vedono i due agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego insieme in servizio in una notte di pattugliamento. "Dopo tanto tempo 'i figli delle stelle" sono tornati. Siamo qui e quindi voi dormite sonni tranquilli", dicono nel video. sorridendo, ispirandosi alla canzone del 1977 di Alan Sorrenti.
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Dopo l'uccisione dei due poliziotti a Trieste «il momento più duro è stato sabato sera, con quella marea di gente davanti alla questura, con quel silenzio surreale e quell'applauso che non finiva. Da questore cerco di contenere le emozioni ma poi, sa, non sempre è possibile», afferma il questore di Trieste, Giuseppe Petronzi, in un'intervista al Corriere della Sera. «Ho quasi la sensazione fisica della città e del Paese che ci abbraccia. C'è gente che vuole donare soldi per i parenti delle vittime, altri che vengono a dire una preghiera - continua Petronzi - I messaggi, i fiori, i pupazzi li avete visti tutti. Vorrei raccogliere i disegni lasciati dai bambini e farne un libro in memoria dei nostri agenti». Per quel lo riguarda, «nessuna delle polemiche di questi giorni merita risposta. Finirei per alimentarle anch'io», dice Petronzi. E aggiunge: «Quello che so per certo è che i miei uomini, già molto scossi, sono anche amareggiati. In momenti così drammatici si aspettavano che l'attenzione fosse per i colleghi morti, non certo per le polemiche».
Per quel che riguarda i funerali dei due agenti, Petronzi ha riferito della possibilità che si svolgano «nei luoghi di residenza». Prima, ha aggiunto, ci sarà anche «un momento - per consentire alla città di Trieste che così calorosamente si è stretta attorno ai ragazzi - per la benedizione dei feretri».