Al Brennero 80 km di Tir in coda ai confini con l'Austria

11 Marzo 2020

Controlli sanitari serrati anti-coronavirus e c'è chi prova invano a passare a piedi. Situazioni analoghe alle frontiere con Croazia e Slovenia

BOLZANO. Il blocco è scattato alle dieci del mattino e già nel primo pomeriggio un serpentone di tir in fuga dall'Italia ha iniziato a materializzarsi sull'autostrada del Brennero, fino a raggiunge 80 chilometri di coda, una fila infinita. Dopo le prove generali di ieri al confine, con i controlli sanitari a campione, l'Austria è passata ai fatti. Alle 10 in punto, le autorità austriache hanno cominciato a fermare tutti i veicoli in uscita dall'Italia per le verifiche sanitarie anti coronavirus, seguendo le procedure previste dal decreto firmato nella notte da Vienna. Al valico, a 1.372 metri di quota, dalle prime ore del mattino, un lungo serpentone di tir e auto si è messo in viaggio verso nord, nella speranza di varcare il confine prima della ora X ed hanno poi continuato senza sosta fino a sera, tanto da trasformare l'autostrada in una lunga colonna di tir. Nei pressi del confine, dove gli austriaci hanno attivato nel giro di poche ore alcune strutture anti-migranti del 2016 (finora mai utilizzate), il traffico è stato ridotto a un'unica corsia.

Ogni veicolo _ auto e tir  _ viene fermato. Gli austriaci possono entrare, ma devono restare in auto-isolamento per due settimane. Gli italiani residenti in Austria devono presentare un certificato medico. Un altoatesino, che a suo dire deve recarsi a Innsbruck per una commissione, viene mandato indietro, senza troppe proteste. La gran parte delle autovetture ha invece targa tedesca. Si tratta di turisti che stanno tornando a casa. I poliziotti controllano ovviamente la temperatura corporea, come per tutti, ma in più verificano anche che il serbatoio sia sufficientemente pieno per raggiungere la Germania senza soste. A pochi metri di distanza cambia lo scenario. Numerosi viaggiatori sono infatti 'spiaggiatì nella stazione ferroviaria del Brennero, perché l'Austria non fa più passare i treni passeggeri. Non possono varcare il confine a piedi perché il decreto vieta contatti durante il transito verso la Germania. Alcuni si organizzano in piccoli gruppi e si arrangiano con taxi e pullman per farsi accompagnare in Germania. Devono affrontare una serie di problemi anche i numerosi italiani che stanno tornando a casa, perché i treni si fermano nell'ultima stazione prima del valico. Simili scenari vengono segnalati anche in Carinzia, nei pressi di Tarvisio. Si tratta comunque di una situazione passeggera. I turisti austriaci rimasti bloccati in Italia saranno rimpatriati entro questa settimana. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri Peter Guschelbauer. Si tratta di oltre cento persone che si sono rivolte al numero verde del ministero e che non possono tornare in Austria con i loro mezzi, ovvero in prima linea turisti che sono arrivati in Italia in treno e in aereo e non in macchina. Saranno organizzati punti di raccolta a Roma e Venezia e forse anche in qualche altra città.