D'Annunzio estetista e la Gioconda di Giotto

5 Luglio 2018

I peggiori strafalcioni della Maturità 2018, una galleria di errori ed orrori stilata da Skuola.net

PESCARA. Da chi sostiene che "I Malavoglia" sono stati scritti da D'Annunzio a chi è convinto che Leopardi sia un illuminista o che il 1945 sia l'anno d'inizio della Seconda Guerra Mondiale, sono questi alcuni degli errori più eclatanti commessi dagli studenti che quest'anno hanno affrontato l'esame di maturità. A rivelarli, grazie alle "soffiate" dei compagni di classe, una ricerca online fatta da Skuola.net e messi in luce in un articolo dell'Agi.

Se le prove scritte hanno mostrato le prime crepe, gli orali non hanno potuto far altro che confermare la precarietà della preparazione di alcuni studenti, partendo proprio dalla letteratura italiana. Basta vedere - spiega Skuola.net - con quale disinvoltura i maturandi sbaglino ad associare gli autori alle opere o alle correnti letterarie o ne confondano il pensiero. Secondo alcuni studenti, la "poetica del fanciullino" non sarebbe di Pascoli ma dello stesso vate abruzzese, il famoso "ideale dell'ostrica" di Verga diventa "la storia della cozza" e Dante sarebbe, invece, nato a Milano. Immancabile, infine, il classico dei classici: "D'Annunzio era un estetista".

Gente di Dublino? È ambientato a Londra. Neanche la letteratura straniera, però, è esente da strafalcioni da parte dei maturandi asini: qualcuno ha sostenuto che "Gente di Dublino" è ambientato a Londra (tra l'altro c'è chi dice non l'abbia scritto Joyce, bensì Orwell). Difficoltà si riscontrano anche per quanto riguarda la Storia. A partire da chi crede che i partigiani abbiano combattuto al fianco di Mussolini, o chi colloca le Brigate rosse durante il ventennio fascista. Sempre rimanendo in tema, nel bel mezzo di un colloquio orale la commissione d'esame si è sentita dire che la legge Acerbo (varata dal fascismo nel 1923 per rafforzare il partito in Parlamento) "è la riforma elettorale che ha dato alle donne il diritto di voto" (che però risale al 1945, in vista delle elezioni dell'anno successivo). Un peccato di poco conto se confrontato con la tesi che parla dello sterminio della razza ariana ad opera di Hitler. Non va tanto meglio con la storia antica: Nerone, infatti, non avrebbe subito la congiura dei Pisoni ma dei "pistoni".

"Chi ha scritto il diario di Anna Frank?". I maturandi 2018 sembrano non cavarsela però nemmeno con l'attualità. Sarebbe bastato guardare almeno una volta il telegiornale negli ultimi sei mesi per sapere che Kim Jong-un non è un dittatore giapponese (è nordcoreano e in Giappone non c'e' alcuna dittatura). L'apice - in base ai racconti degli studenti raccolti da Skuola.net - sarebbe stato raggiunto quando un ragazzo nel corso della terza prova, il cosiddetto quizzone, ha chiesto ai vicini di banco: "Chi ha scritto il diario di Anna Frank?". La geografia è da sempre un tallone d'Achille per tantissimi studenti e la maturità 2018 non ha fatto altro che confermarlo. L'India? "Si trova in Africa"; il Giappone? "Confina con la Polonia"; Torino? "È il capoluogo della Toscana; l'Umbria? "E' una città vicina ad Assisi". Lacune ed errori grossolani si riscontrano anche in storia dell'arte. Che l'Impressionismo sia "un'avanguardia storica" sembra quasi verosimile, se paragonato al fatto che, come sostiene qualcuno, "La Gioconda è stata dipinta da Giotto". Mani nei capelli anche con la grammatica italiana. Eccone un esempio: il professore domanda: "Come si chiama la pratica con cui si autoinfliggono delle ferite?". La risposta?: "Autoerotismo".