Federcalcio, Gravina ha sciolto i dubbi: “Mi ricandido”
In caso di rielezione, per lui sarebbe il terzo mandato
PESCARA. Gabriele Gravina non lascia, ma raddoppia: si ricandida per la presidenza della Federcalcio. Dopo un periodo caratterizzato da mille polemiche legate a vicende giudiziarie e dal clamoroso flop della Nazionale agli Europei, il numero uno della Figc ha sciolto i dubbi: "Mi ricandido. Non è stata una decisione facile, ma molto ponderata. Certe forme di aggressione che ho ricevuto nelle ultime settimane, e che non hanno precedenti in un paese civile come l'Italia, non mi hanno impedito di andare avanti. Si è fatto di tutto per indurmi a non candidarmi. Ma non mi conoscono. Ho la capacità e la serenità di andare a testa alta e la coscienza a posto". In caso di rielezione, per Gravina sarebbe il terzo mandato.
Gravina, 71 anni, pugliese di origine ma abruzzese di adozione, ha voluto sottolineare di non aver "commesso nessun reato. Sono rispettoso delle leggi e sono pronto a sottomettermi al giudizio della giustizia italiana. Però è inaudito tutto quello che mi sta accadendo. La Procura di Perugia, il Gip e il Riesame di Roma certificano che sono stato vittima di attività di dossieraggio illecita portata avanti da personaggi che hanno malanimo verso di me. Nonostante questo, si è imbastito un processo mediatico che mi lascia molto perplesso".
Il massimo dirigente federale ha poi voluto precisare il perché della sua decisione: "Sono stato tentato più volte di chiudere il mio impegno in FIGC e l'avevo confidato ai responsabili delle componenti che mi hanno sempre sostenuto. Tuttavia, avevo un impegno morale con loro. Bisogna completare un percorso condiviso. È stata una scelta sofferta, non facile, ma responsabile".
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