In cerca della Bussola perduta dell’Italia
Riapre la Bussola di Focette in Versilia. A chi ha meno di 50 anni questa notizia dirà poco o niente; magari qualcuno penserà a uno stabilimento balneare. Fondata nel 1955 da Sergio Bernardini, la Bussola è stato soprattutto negli anni ’60 un tempio della musica leggera internazionale. Era una sorta di Olympia sul mare alla quale sono approdati stelle come Ray Charles, Ella Fitzgerald, Miles Davis, Louis Armstrong, Marlene Dietrich, Wilson Pickett e João Gilberto. Mina tenne su quel palco il suo ultimo concerto, il 23 agosto 1978. La gestione della struttura è passata dalla famiglia Guidi a una società, la Angeli Entertainment, composta dal commercialista Giuliano Angeli e da suo figlio Lorenzo. «La Bussola», hanno annunciato i nuovi proprietari, «è stato detto, tornerà ad essere palcoscenico di importanti artisti di ieri e di oggi». Ci riusciranno? Difficile dirlo. Sì, perché per riportare un locale come La Bussola ai suoi antichi splendori occorrerebbe rifare anche un pezzo d’Italia. Recuperare, insomma, un po’ di quell’ottimismo che fece da sfondo ai tempi d’oro della Bussola e che fu la benzina dell’Italia degli anni del Boom, la sgangherata e bellissima adolescenza perduta del nostro Paese.
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