La difficile arte dell’uscire di scena

8 Giugno 2020

Conor McGregor è un omone con la barba e i capelli rossi che in Italia è poco conosciuto ma in Gran Bretagna è molto famoso. È un giovanotto irlandese di 31 anni campione di arti marziali, con un vezzo tutto suo: quello di annunciare il suo ritiro dalle scene per poi ripensarci. Lo ha già fatto due volte e adesso ha deciso di ritirarsi di nuovo. Adesso sembra sia la volta buona anche se i suoi fan, a dare retta al quotidiano The Sun che ha annunciato il suo terzo passo di addio, sembrano poco convinti che sia la volta buona. In migliaia, infatti, hanno riversato il loro scetticismo nei social con frasi di questo tipo: «Hmmm, dovremmo crederci questa volta?» e «Questa l’ho già sentita». L’indecisione di Conor lasciare la scena è una storia che ci riguarda un po’ tutti, anche chi non ha mai tirato un pugno in vita sua. Charlie Chaplin aveva una sua ricetta, imparata nei teatrini di una Londra ancora dickensiana, per far quadrare trionfi e addii. «Non è importante come entri nel palcoscenico della vita degli altri, l’importante è l’uscita di scena; quindi prendi fiato, sorridi comunque sia andato lo spettacolo e fai il tuo inchino migliore». Ma , soprattutto, concludeva con uno sberleffo il comico inglese: «Non concedere mai il bis ad un pubblico che non lo merita».
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