Le ciambelle che salvano la speranza

7 Novembre 2018

John Chhan è un cambogiano che vive in America da 39 anni. Ci è arrivato che di anni ne aveva 23, adesso ne ha 62. John vende ciambelle nel suo negozio di Seal Beach in California, il Donut City, e ha la moglie, Stella, gravemente ammalata in ospedale a causa di un aneurisma cerebrale. Lui vorrebbe starle sempre vicino ma non può perché ha la sua bottega da mandare avanti. I clienti del Donut City volevano aiutarlo, ma lui non accetta donazioni in denaro. Così, sapendo che la cosa a cui John tiene sopra ogni altra è di stare il più tempo possibile accanto a sua moglie, si sono organizzati per comprare non una ciambella alla volta, ma dozzine, consentendogli così di vendere tutta la mercanzia in poco tempo. Se di solito il negozio rimaneva aperto dalle 4.30 di mattina alle due del pomeriggio, ora i donut sono esauriti già alle 7.30. Il tempo che resta John lo dedica tutto a Stella. L’abitudine di passare il nostro tempo sui social network ci rende opaco il mondo. Il frastuono delle polemiche e degli insulti che lì trovano spazio ci impedisce di ascoltare le voci di un’umanità gentile con il prossimo. Eppure quelle voci continuano a cantare le canzoni di una disinteressata bontà, come nel caso della storia dei clienti di John Chhan. Ascoltarle è un modo per non perdere la speranza, il filo invisibile che tiene insieme le nostre vite.
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