Lega e Fratelli d’Italia: «Legnini si dimetta». Lui replica: rifarei tutto
Caso Diciotti, dopo le intercettazioni è polemica politica. Chiesto anche l’intervento del presidente Mattarella
ROMA. Uno scambio di chat con il pm romano Luca Palamara, due anni fa, sulla vicenda della Nave Diciotti nel 2018 scatena la bufera su Giovanni Legnini, già vice presidente del Csm e ora Commissario straordinario del governo per la ricostruzione del terremoto nel centro Italia.
La Lega, con il sostegno dei Fratelli d'Italia, lo accusa di aver aizzato i pm contro l'allora ministro dell'Interno, Matteo Salvini, quando guidava Palazzo dei marescialli, e chiede che lasci il nuovo incarico. Ma soprattutto invoca l'intervento del capo dello Stato. Perché, dice il leader del Carroccio, c'è in gioco «la credibilità dell'intera magistratura». «Il mio fu un intervento doveroso, a tutela dell'indipendenza della magistratura», replica Legnini, che parla di una polemica alimentata da «messaggi decontestualizzati e perciò parziali e fuorvianti» e sottolinea che quelle chat «non hanno nulla a che vedere con la vicenda Palamara: "Rifarei tutto". (g.r.)
copyright il Centro
LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SUL CENTRO IN EDICOLA