Popolare Bari, arrestati Marco e Gianluca Jacobini
Ai domiciliari presidente e vicedirettore, padre e figlio, dell'istituto di credito. Nove indagati, perquisite le cassette di sicurezza. Compensi per oltre 3 milioni all'ex amministratore di fatto
BARI. La guardia di finanza di Bari ha notificato un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio, il primo ex presidente del Cda e amministratore di fatto della Banca Popolare di Bari e il secondo vice direttore generale e direttore generale di fatto dell'istituto di credito barese. Agli indagati sono contestati a vario titolo i reati di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza.
L'inchiesta della procura di Bari riguarda la presunta malagestione della banca, commissariata dal governo il 13 dicembre scorso. L'indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi e dai pm Federico Perrone Capano e Savina Toscani. Agli arresti domiciliari è finito anche Elia Circelli, accusato di un episodio di falso in bilancio e falso in prospetto, tuttora responsabile della Funzione Bilancio e Amministrazione della Direzione Operations della Popolare di Bari, «pertanto è presumibile» ritiene il giudice dell'indagine preliminare (gip) Francesco Pellecchia, che ha firmato il provvedimento cautelare, «che cercherà di nascondere i dati contabili al fine di evitare che emerga la falsità dei precedenti bilanci». Nell'inchiesta sulla Banca Popolare di Bari sono indagate complessivamente nove persone. Oltre ai quattro destinatari delle misure cautelari _ Marco e Gianluca Jacobini, Elia Circelli (tutti e tre agli arresti domiciliari) e Vincenzo De Bustis Figarola (interdetto per 12 mesi) _ ci sono Luigi Jacobini, altro figlio di Marco Jacobini, vice direttore generale dell'istituto di credito; Giorgio Papa, amministratore delegato dal 2015 al 2018, prima di De Bustis Figarola; Roberto Pirola e Alberto Longo, presidenti del collegio sindacale della banca: il primo dal 2011 al 2018 e il secondo dal 2018 al commissariamento; e Giuseppe Marella, responsabile dell'Internal Audit della BpB dal 2013.
Contestualmente alla notifica della misura, sono in corso 17 perquisizioni nelle abitazioni e gli uffici di Bari, Roma, Milano e Bergamo dei quattro destinatari della misura e di altri sei responsabili dell'Istituto di credito, di cui quattro indagati nello stesso procedimento. La Finanza sta perquisendo anche la direzione della Banca Popolare di Bari dove risultano alcune cassette di sicurezza nella disponibilità dell'ex presidente Marco Jacobini.
Marco e Gianluca Jacobini poche ore prima il commissariamento della banca avrebbero messo «in atto condotte di occultamento dei profitti illeciti» trasferendo dai loro conti correnti, cointestati alle rispettive mogli, somme per complessivi 5,6 milioni. È uno dei particolari che motivano le esigenze cautelari per i due ex amministratori della Banca Popolare di Bari.
Marco Jacobini nel 2018 avrebbe percepito redditi per oltre 3 milioni di euro da Banca Popolare di Bari, di cui era presidente e amministratore di fatto. Negli atti, si parla di importo «smisurato soprattutto con riferimento alle funzioni svolte all'interno della Banca e se rapportato alla situazione di grave dissesto patrimoniale della banca». Si ricorda anche che quel compenso è anche oggetto di una delle contestazioni di ostacolo alla vigilanza di Banca d'Italia, tuttavia non riconosciuta dal gip in quando «condotta meramente omissiva, non accompagnata da alcun mezzo di natura fraudolenta».