Sigarette e tasse locali più care, assunzioni per laureati 110 e lode
Nella legge di bilancio sarà più costoso fumare. Nuove addizionali Irpef e Imu sulle seconde case. Confermati i bonus per le ristrutturazioni. Aumentano i posti per specializzandi nelle università
ROMA. Sigarette più care e rischio aumento per addizionali locali e Imu sulle seconde case. Sono alcuni effetti della legge di Bilancio, depositata alla Camera dove inizia il suo iter la prossima settimana. Una manovra che, come ogni anno, da un lato offre molti bonus e dall’altro nasconde qualche sorpresa amara. Tra le conferme, la stretta su banche, assicurazioni e giochi che porteranno una dote di circa 4 miliardi e mezzo tra risparmi e nuovi incassi. Ecco nel dettaglio le ultime novità.
AUMENTANO LE "BIONDE". Per le sigarette è previsto un aumento di 10 centesimi a pacchetto. Dai tabacchi si attendono complessivamente 132,6 milioni in più per un aumento della tassazione. L’aumento per i fumatori non è una certezza ma è ad alto rischio, visto che i rincari per i produttori quasi ogni volta si sono trasferiti sui consumatori. L’aumento potrebbe essere generalizzato per tutte le fasce di prezzo.
TASSE LOCALI. Anche in questo caso si tratta di un rischio, perché non è detto che tutti i sindaci ne approfitteranno. Ma la mancata conferma del blocco degli aumenti di tributi e addizionali locali fa lanciare l’allarme al Pd di rincari praticamente «inevitabili». Le imposte locali erano congelate dal 2016 per volere dei governi Renzi prima e Gentiloni poi. Ora senza il rinnovo della norma Regioni e Comuni, che non l’avevano già fatto in precedenza, potranno aumentare le aliquote fino ai livelli massimi. Cioè il 3,3% per l’addizionale Irpef regionale, lo 0,8% per quella comunale (con l’eccezione di Roma dove è già allo 0,9%) e il 10,6 per mille per Tasi e Imu sulle seconde case.
I TAGLI. Dalle tabelle allegate alla manovra emerge un quadro di definanziamenti che colpisce più la spesa in conto capitale, per 822 milioni, che arrivano a 1,6 miliardi se si sommano 790 milioni di riprogrammazioni. Mentre la spesa corrente si traduce in tagli ai ministeri per circa la metà, 435 milioni. A controbilanciare i tagli ci sono rifinanziamenti per 646 milioni della spesa (che alla fine sale in tutto di 206 milioni) e per 1,9 miliardi per gli investimenti, che segnano alla fine più 342 milioni.
ECCELLENTI A POSTO FISSO. Con il nuovo bonus eccellenze, sponsorizzato dal sottosegretario leghista Guido Guidesi, potranno essere assunti a sconto pieno (8mila euro di contributi in meno) fino a 6mila cervelloni, circa 1 su 10 tra laureati in corso con 110 e lode e under 30, e chi ha conseguito dottorato di ricerca prima dei 34 anni. Nell’ultimo anno e mezzo se ne sono registrati quasi 60mila.
GLI SPECIALIZZANDI. Mentre si dibatte sul numero chiuso per l’accesso a medicina per far fronte alla carenza di camici bianchi, a partire dal 2019 l’aumento dei fondi previsto in manovra consentirà intanto di attivare 900 contratti di specializzazione in più.
BONUS EDILIZI. Buone notizie, infine, sul fronte della casa. La proroga dei vari bonus fiscali, dalle ristrutturazioni ai giardini, fino all’ecobonus, stimolerà circa 6 miliardi di spese in più. Interventi che senza agevolazione non sarebbero stati messi in cantiere.