Sisma Albania: almeno 13 morti, si scava anche a mani nude
Durazzo la città più colpita dalla scossa 6.5 di questa notte. La terra ha tremato anche in Bosnia Erzegovina e Grecia
ROMA. Ore di estrema angoscia in Albania, soprattutto a Durazzo la città più colpita dal sisma 6.5 di questa notte, dove si scava anche a mani nude per cercare di mettere in salvo le persone rimaste intrappolate sotto le macerie di edifici crollati. I video e le foto che si susseguono sui social mostrano i soccorsi ma anche normali cittadini che cercano tra i detriti. Secondo le testimonianze che si susseguono sul web si temono molti dispersi mentre l'ultimo bilancio della tragedia parla di tredici morti e 600 feriti.
Bosnia Erzegovina. La scossa di terremoto di magnitudo 5.4 registrata oggi alle 10:20 in Bosnia-Erzegovina con epicentro a 12 chilometri da Nevesinje, nell'est dell'Erzegovina, ha provocato danni materiali di cui ancora non si conosce l'entità. Secondo quanto riferiscono i media locali, la scossa è durata una ventina di secondi, con la gente impaurita riversatasi per le strade. Nei negozi tutti i prodotti sono venuti giù dagli scaffali, e crepe in case e edifici si sono registrate in numerose località della zona, compresa Mostar, il capoluogo dell'Erzegovina. In conseguenza del forte sisma le autorità cittadine a Nevesinje hanno disposto la chiusura delle scuole.
Grecia. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 ha colpito questa mattina alle 5:49 la Grecia: lo rende noto l'Istituto geofisico americano (Usgs). L'epicentro del sisma è stato registrato a 6 km a nordest del villaggio di Ano Kastritsi (centro-sud), nella regione della Grecia Occidentale, con ipocentro a 35 km di profondità. Per ora non si hanno notizie di danni o vittime.