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29 gennaio

29 Gennaio 2025

Oggi, ma nel 1955, a Sanremo, nel salone delle feste del Casinò, Claudio Pica “Villa”, in abbinata con Pasquale “Tullio” Pane, con “Buongiorno tristezza”, di Giuseppe Fiorelli per il testo e Mario Ruccione per l’arrangiamento, si aggiudicava la quinta edizione del Festival della canzone italiana, condotta da Armando Pizzo e Maria Teresa Ruta e direzione artistica di Giulio Razzi.

L’esibizione del “Reuccio” veniva trasmessa per la prima volta, benché parzialmente, anche sul piccolo schermo dalla Rai, dallo studio di Torino, oltre che sul Secondo programma radiofonico dell’emittente di Stato. Il brano riprendeva il titolo del romanzo, uscito l’anno precedente, 1954, “Bonjour tristesse”, opera prima della scrittrice transalpina Francois Quoirez in arte “Sagan”, premiato con l’ottavo Prix des critiques, prestigioso riconoscimento fondato nel 1945 e riservato ad autori esordienti e che resisterà fino al 1984, che era stato pubblicato nel Belpaese dalla casa editrice Longanesi, di Milano, nello stesso ’54, con traduzione di Ruggero Sandanieli, nella collana “La Gaja scienza”, e dal quale nel 1958 sarà tratto l’omonimo adattamento per il cinema, del regista austriaco Otto Preminger.

Ma prima, nello stesso 1955, la canzone sarà intonata da Giacomo Rondinella nel film strappalacrime intitolato “Cantami Buongiorno tristezza”, diretto da Giorgio Pastina. Il singolo di Villa (nella foto, particolare, la ristampa del 1957 della torinese Cetra, del gruppo Rai, con “Buongiorno tristezza” che andrà sul lato b e “Canzone dei sette mari” che campeggerà sulla facciata A) sarà commercializzato dall’etichetta discografica Vis Radio di Napoli, fondata da Aldo Scoppa nel 1948 e che aveva proprio Villa quale fiore all’occhiello, e nel b-side avrà la traccia “Incantatella” che nella kermesse canora della Città dei fiori era stata portata in coppia con Narciso Parigi e s’era posizionata al quarto posto con 27,4 voti. Nel ’57 Villa, romano di Trastevere classe 1926 -che a lungo si contenderà la scena musicale tricolore con il futuro “Mr Volare”, dal pezzo “Nel blu dipinto di blu” che arriverà nel ’58, ossia Domenico Modugno da Polignano a Mare, in quel di Bari, di due anni più giovane- farà nuovamente suo il primo posto sanremese con “Corde della mia chitarra”, che diverrà un altro grande classico del suo repertorio.