Scontri L'Aquila-Samb: revocati i domiciliari, tifosi a processo il 5 marzo
Il giudice ha disposto l'obbligo di firma per tre volte alla settimana, ecco tutte le ultime novità
L'AQUILA. Fissato al 5 marzo il processo per direttissima a carico dei tre tifosi de L'Aquila Calcio arrestati lunedì 27 gennaio, in flagranza differita, in relazione agli scontri che hanno fatto seguito alla partita di serie D con la Sambenedettese di domenica scorsa nello stadio 'Gran Sasso d'Italia' del capoluogo abruzzese. Davanti al giudice Tommaso Pistone, con il pm Ugo Timpano, è stato convalidato l'arresto; contestualmente il giudice ha disposto la revoca dei domiciliari per i tre, in tal senso accogliendo l'istanza dei rispettivi legali, anche se ha comunque disposto che abbiano un obbligo di firma tre volte a settimana.
Il processo per direttissima si sarebbe svolto tra oggi e domani se gli avvocati non avessero chiesto i termini a difesa. A uno dei tre tifosi è stato notificato il Daspo, che è in arrivo anche per gli altri due. Sull'accaduto non ci saranno più arresti perché sono scaduti i termini, quindi le altre persone eventualmente individuate come coinvolte negli scontri di domenica saranno indagate e probabilmente raggiunte dal Daspo, di durata fino a 5 anni. Come confermato dal giudice sportivo, ai tafferugli di fine incontro hanno partecipato fino a cento persone delle due tifoserie. Sotto indagine anche l'incursione negli spogliatoi da parte di alcuni tifosi.
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