Le parole di Berlusconi
Sto leggendo sulle agenzie di stampa dichiarazioni del presidente del consiglio che ammetto, mi sconvolgono. Io , dopo il sisma, ho incontrato più volte lui, il capo della protezione civile Bertolaso, decine e decine di volontari che sono venuti ad aiutarci. Ho parlato in questi mesi con molti parenti delle vittime e mai nessuno di loro ha espresso parole minacciose nei confronti di chicchessia. Si continua a confondere una richiesta di chiarezza su quello che accadde nel corso della riunione della commissione grandi rischi il 31 marzo del 2009 con il ruolo della Protezione civile dopo il terremoto. Un ruolo che può essere certo criticato ma da questo a pensare che qui c'è gente pronta a sparare per vendicarsi è qualcosa che mi lascia senza parole. Io non ho mai usato toni forti, anzi se l'ho fatto l'ho fatto contro me stesso forse per esorcizzare i miei tanti sensi di colpa per la morte dei miei figli. Un dolore immenso che aumenta ogni giorno di più. Caro presidente del consiglio , le sue parole fanno male. Spero che, come le capita spesso, arrivi presto una smentita . Dia magari la colpa ancora ai giornalisti che hanno capito male. E poi venga all'Aquila senza problemi. Quì c'è ancora tanto da fare. Servono muratori, gru, pale e carriole. Non fucili.