Una lezione da Lecco
Per tre giorni, da lunedì a mercoledì, sono stato a Lecco, in Lombardia. L'occasione è stata l'invito giunto dal liceo ( Classico, pedagogico, linguistico) Bertacchi che ha 1200 studenti. Gli incontri si sono svolti in due mattinate nel cinema Nuovo di Lecco. Con me dall'Aquila sono arrivati anche il parroco di Pettino don Dante Di Nardo e il geologo (docente universitario) Antonio Moretti. Don Dante lo conosco bene anche perchè è stato il parroco che ha celebrato le mie nozze nell'ormai lontano 23 settembre 1990. Antonio Moretti lo conoscevo di nome e ho scoperto una persona disponibile, umanamente apprezzabile ma soprattutto studioso che conosce il territorio dell'Aquila come le sue tasche. Era lui che il 31 marzo 2009 attraverso il rettore Di Orio , aveva chiesto di partecipare alla riunione della commissione Grandi rischi quella che disse : va tutto bene. A Moretti fu detto di no, non poteva partecipare . Il risultato di quella frettolosa e inutile riunione è sotto gli occhi di tutti.
Al termine dell'assemblea del secondo giorno alcuni ragazzi hanno raccontato la loro esperienza di volontariato all'Aquila nei giorni del terremoto. Uno di loro, che aveva ascoltato con attenzione quello che noi aquilani avevamo detto ha osservato: "Capisco che la ricostruzione dell'Aquila non poteva essere fatta in 10 mesi, quello che non capisco è perchè attraverso la televisione , a noi che non siamo all'Aquila, ci si vuole far credere che tutto è risolto e che gli aquilani non hanno di che lamentarsi". In quelle parole c'è tutto il dramma di una città ancora in macerie anche se chi guarda solo i tg crede che è tutto a posto. Ecco perchè è importante, per chiunque ne abbia la possibilità e la voglia, girare l'Italia e far capire come stanno veramente le cose.
Ps: ho letto le risposte del presidente Chiodi alle domande sulla ricostruzione. Mi sembra di capire che ci sono già sette miliardi disponibili. O ho capito male?