Abbandono di rifiuti a Vasto, multe per 26 mila euro e undici persone denunciati

L’attività di controllo della polizia amministrativa che dal 1° gennaio ha accertato 96 violazioni

VASTO. C’è chi è disposto a caricarsi il pattume in macchina e depositarlo nel cassonetto più vicino pur di non separare i rifiuti in casa ed aggirare la raccolta differenziata. E c’è anche chi abbandona imballaggi, carcasse di elettrodomestici e scarti di lavorazioni edili per non smaltirli come prevede la legge, mettendo a rischio l’ambiente e la salute pubblica. E’ come al solito corposo il report dell’attività della polizia municipale che dal 1° gennaio ad oggi ha effettuato 126 controlli nel corso dei quali sono state accertate 96 violazioni amministrative, per un totale di 21mila euro a titolo di sanzioni pecuniarie.

I primi 200 giorni dell’anno sono stati particolarmente proficui per gli agenti coordinati dal tenente Antonio Di Lena che, grazie agli appostamenti in borghese e alle telecamere mobili, sono riusciti a scovare i furbetti della differenziata e ad individuare titolari di ditte o di attività commerciali che abbandonano rifiuti speciali per strada o nelle zone periferiche della città.

Nei casi meno gravi sono scattate le sanzioni amministrative, mentre undici sono state le persone denunciate all’autorità giudiziaria.

«Le denunce hanno riguardato reati per illecito smaltimento di rifiuti speciali quali scarti di lavorazioni edili, metalli misti, fibrocemento contenente amianto, imballaggi e carcasse di elettrodomestici», spiega il tenente Antonio Di Lena del nucleo di polizia amministrativa, «che prevedono come pena l’arresto da un minimo di 3 mesi fino ad un massimo di 2 anni e un’ammenda da 2.600 fino a 26.000 euro».

.I controlli in materia di raccolta differenziata hanno evidenziato invece il “pendolarismo dei rifiuti”: è un fenomeno che si sta espandendo sempre più da quando il servizio porta a porta (cioè il ritiro a domicilio dei rifiuti domestici, secondo un calendario prestabilito) è stato esteso a quasi tutta la città. Sono rimaste scoperte solo alcune zone. Una di queste è Vasto Marina dove i cassonetti sono sempre stracolmi. A riempirli non sono i turisti, che scarseggiano in città, e nemmeno i residenti, ma quei vastesi che pur di aggirare la raccolta differenziata non esitano a mettersi in macchina alla ricerca del primo cassonetto dove depositare la busta con il pattume indifferenziato. Per tentare di arginare questo diffuso malcostume il sindaco Luciano Lapenna ha emesso una ordinanza che dispone il divieto assoluto di conferire i rifiuti urbani in una zona diversa da quella di residenza.

Le sanzioni previste vanno da 25 a 500 euro. In questi casi la polizia municipale ha accertato 35 violazioni, commesse sia da privati che da attività commerciali.

«Un importante contributo all’azione di controllo sul campo è stato dato sia dagli ispettori ambientali, sia dai sistemi di video-sorveglianza», aggiunge il tenente Di Lena, il quale avverte che «l’azione di controllo e di contrasto delle condotte illecite continuerà nei prossimi mesi, avvalendosi anche delle segnalazioni e denunce che i cittadini vorranno far pervenire per dare il proprio contributo alla difesa del territorio, dell’ambiente e della salute pubblica».

Anna Bontempo

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