Anche Mozzagrogna dice no alle biomasse

Delibera unanime di maggioranza e opposizione consiliare blocca la strada a eventuali impianti

MOZZAGROGNA. Una delibera di consiglio comunale firmata all’unanimità da maggioranza e opposizione blocca la strada ad eventuali insediamenti di impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da biomassa agricola. L’amministrazione guidata dal sindaco Tommaso Schips si esprime ancora una volta contro questo tipo di impianti snocciolando, a sostegno del divieto di insediamento, tutta una serie di dati che riguardano l’ambiente e il territorio, la qualità dell’aria, la coesistenza di altri impianti considerati insalubri per la salute umana e studi recenti sull’impatto ambientale delle centrali a biomasse alimentate con biogas.

Già in passato il comune di Mozzagrogna aveva bocciato questo tipo di impianti inviando parere di contrarietà riguardo la centrale a biomasse che dovrebbe essere costruita a Santa Maria Imbaro, a pochi chilometri dai centri abitati dei due comuni e da terreni coltivati a ortaggi e frutta.

«Il comune di Mozzagrogna», si legge nella delibera, «ha già effettuato le proprie scelte di produzione energetica da fonti rinnovabili promuovendo la realizzazione di due impianti fotovoltaici che, contrariamente all’impianto a biomasse, consentono un’emissione in atmosfera di Co2 notevolmente ridotta».

Altre cause negative relative a un impianto di questo tipo sarebbero, inoltre, l’aumento del traffico pesante per il trasporto delle biomasse e delle ceneri, l’aumento delle immissioni di composti organici con effetti sulla formazione dell’ozono e delle concentrazioni delle polveri sottili, nocive per l’organismo umano.

L’amministrazione Schips dichiara di voler seguire alla lettera anche una normativa europea in tema di qualità dell’aria che obbliga i comuni a «prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l’ambiente e a mantenere alto il livello della qualità dell’aria, laddove buona, e a migliorarla negli altri casi».

Il consiglio comunale ha inoltre evidenziato nella delibera approvata il pericolo di un effetto-accumulo con altre potenziali fonti di inquinamento, non ultima la discarica consortile di Cerratina. «Oltre a quelli esistenti», spiega il documento consiliare, «sono in corso su tutta l’area frentana altre istanze per la realizzazione di impianti a biomasse e gli effetti sommanti di tali impianti e di altri detrattori presenti devono necessariamente essere oggetto di un’accurata e attenta valutazione». (d.d.l.)

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