Auto acquistata on line, due truffati a Vasto
Attirati dai prezzi scontatissimi finiscono nella rete di una concessionaria fantasma molisana
VASTO. Auto di tutte le marche a prezzi vantaggiosi. Occasioni imperdibili per chi era intenzionato ad acquistare un’auto scovando l'affare sul web. In realtà, l'affare lo aveva fatto C.R., 50 anni, titolare di una concessionaria di Castelpetroso (Isernia) che con la complicità di altre due persone ha raggirato più di 90 persone. Un business che secondo la polizia stradale che lo ha smascherato e arrestato ( l'uomo è ai domiciliari) si aggira sul milione di euro.
«Di sicuro nella rete di quell'uomo sono finiti due miei clienti di Vasto», fa sapere l'avvocato Sebastiano Del Casale. «Il tono rassicurante del concessionario, le immagini mostrate e le garanzie promesse li hanno tratti in inganno», racconta il legale. «I miei clienti hanno perso 6.500 euro per un’auto che non c'è». La vettura acquistata si era una Grande Punto.
«Hanno versato prima 500 euro, poi altri 6mila. Quando hanno visto che la macchina non arrivava hanno deciso di andare a Castelpetroso e hanno scoperto il raggiro. La concessionaria non c'era e neppure l'automobile. Non hanno potuto fare altro che denunciare la truffa alla polizia sperando di essere risarciti almeno in parte», prosegue Del Casale. Ed è lunga la lista delle persone che aspettano il risarcimento. Agli annunci di C.R. hanno risposto aspiranti acquirenti da tutta Italia ma anche dall'Inghilterra, dalla Francia e persino dalle Canarie. Non è stato facile per la polizia stradale di Isernia raccogliere elementi sufficienti per ottenere dal gip del tribunale di Isernia l'arresto dell'uomo. Tutto era architettato alla perfezione.
« I miei clienti si sono messi in contatto con il commerciante versando l'acconto su postapay. Al momento della consegna è arrivato il primo disguido», racconta l'avvocato vastese. «Poi ne sono arrivati altri, fino all'amara scoperta» .Non è escluso che altri vastesi siano finiti nella rete. Già in passato, C.R. aveva avuto problemi con la giustizia. Nel gennaio scorso, la polstrada aveva ottenuto la chiusura della sua rivendita di auto e sequestrato diversi veicoli. Il cinquantenne hacominciato a operare insieme a due complici su internet. I truffati pare siano intenzionati a dare vita a una class action nella speranza di riavere i soldi persi. La polizia intanto indaga per appurare dove finivano i proventi delle vendite -truffa. (p.c.)
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