Bandiera blu mancata Operatori: politica assente

Albergatori e balneatori denunciano il disinteresse degli amministratori «Il nostro mare è pulito, ma avremo molti danni senza il riconoscimento Fee»

ORTONA. Un target mancato che pesa quanto un macigno, un riconoscimento non assegnato per il secondo anno consecutivo che fa male a Ortona. La Bandiera Blu non sventolerà neanche questa estate tra i lidi ortonesi, danneggiando non solo gli operatori turistici e balneari ma tutta l’economia locale. Un brutto colpo, secondo molti ascrivibile allo scarso impegno dell’amministrazione comunale, che non avrebbe seguito con criterio la pratica per l’ottenimento del vessillo. È questo il pensiero comune emerso dalle opinioni di balneatori e albergatori, raccolte dal Centro a pochi giorni dall’evento in cui la Fee Italia ha assegnato le Bandiere Blu.

«I risvolti per noi che lavoriamo nel settore turistico non possono che essere negativi» commenta Annamaria Melis, direttrice dell’Hotel Mara, alla nostra domanda sul suo punto di vista per questo deficit a cui Ortona dovrà far fronte. «Bisogna credere in questo riconoscimento per ottenerlo, sono pratiche che andrebbero seguite. Ci dovrebbe essere un’attenzione maggiore dell’amministrazione per far sì che queste situazioni non si verifichino, poiché hanno forti ripercussioni per noi che lavoriamo nel turismo».

La direttrice, poi, ci spiega che finora non ci sono state prenotazioni annullate, cosa che invece lo scorso anno era accaduto, ma ad ogni modo in qualità di albergatori si è costretti a dare spiegazioni ai propri clienti. «Posso assicurare che il tratto di costa del Lido Riccio è uno dei più belli in assoluto e non aver ricevuto il vessillo non fa bene a Ortona, essendo tra l’altro una riconferma», aggiunge Melis. «I turisti nella scelta delle loro mete tengono conto di questi parametri, e l’assenza della Bandiera Blu non fa arrivare prenotazioni». Non solo gli hotel ma anche gli stabilimenti balneari devono fare i conti con quello che all’apertura della stagione estiva rappresenta un danno incalcolabile. Al Lido Riccio i balneatori lavorano a pieno ritmo per ultimare gli ultimi accorgimenti prima di dare ufficialmente il via all’estate. Allo stabilimento Il Pontile, distrutto durante l’inverno dalle mareggiate, il rappresentante legale Osvaldo Donatucci, ci tiene a sottolineare che la mancanza della Bandiera Blu non significa non avere acque pulite: «Questo è solo uno dei quattordici parametri» dice, «comunque l’assenza del vessillo non mi meraviglia. Si tratta dell’ennesima debacle dell’amministrazione con ovvi risvolti negativi per il turismo». Altre indicazioni ci vengono fornite da Adriana Morano, gestore del Lido Maristella. «Le persone sono attente a questi particolari», spiega, «molti clienti hanno già chiesto spiegazioni sul perché del non riconoscimento. Servirebbe più impegno da parte della politica: faccio un esempio, siamo a metà maggio e non è stato ancora fatto il ripascimento. E poi c’è da dire che l’ultimo anno in cui Ortona ha potuto vantare il vessillo abbiamo registrato molti più turisti provenienti dal nord Italia». Ma qualcuno già se ne può trovare. Una coppia è arrivata da Sassuolo e sentenzia: «Sono 23 anni che veniamo qui, ci vorrebbero 30 Bandiere Blu per questo posto meraviglioso che, però, il Comune dovrebbe valorizzare di più».

Alfredo Sitti